Superlega, JP Morgan ammette: "Giudicato male l'impatto sui tifosi"

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La banca d'affari statuintense, che avrebbe dovuto finanziare la Superlega con un investimento da 3,5 miliardi, si tira fuori dal progetto: "Abbiamo valutato male come sarebbe stata percepita questa operazione dall'intera comunità calcistica, impareremo da tutto questo"

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Dopo l'uscita della maggior parte dei club coinvolti, anche JP Morgan abbandona il progetto Superlega. La nota banca d'affari statunitense, che avrebbe dovuto finanziare il torneo tra le big d'Europa naufragato dopo appena 48 ore dal suo annuncio, attraverso un comunicato ha chiarito i motivi che l'hanno spinta a defilarsi. "Abbiamo chiaramente valutato male come questa operazione sarebbe stata percepita dalla comunità calcistica in generale - questa la posizione dell'istituto finanziario - e l'impatto che avrebbe avuto su di essa nel prossimo futuro. Impareremo dai nostri errori".

Investimento da 3,5 miliardi

Come confermato alla Reuters, JP Morgan avrebbe finanziato il progetto attraverso un investimento da 3,5 miliardi, da suddividere tra i club fondatori della Superlega. Gli stessi ne avrebbero beneficiato per supportare i propri piani di investimento infrastrutturale e per fronteggire l'impatto della pandemia. 

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