
Le proprietà russe in Europa, avvocato Capello: "Cosa succede nel Chelsea di Abramovich"
L'oligarca russo ha ceduto la gestione del club alla fondazione dopo vent'anni di successi calcistici: l'avvocato Pierfilippo Capello spiega a Sky la situazione attuale e i possibili sviluppi. E quali sono gli altri club in Europa con proprietà russe? Ecco la mappa
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CHELSEA - È il 2003 quando l'oligarca russo Roman Abramovich acquista il club londinese. Grandi investimenti e grandi vittorie: Mourinho lancia la serie di trionfi con le Premier 2004-05 e 2005-06. Nel 2008 proprio a Mosca i blues sfiorano la Champions (lo scivolone di Terry all'ultimo rigore) che poi però vinceranno ben due volte: nel 2012 col miracolo Di Matteo e l'ultima targata 2021.

ABRAMOVICH CEDE LA GESTIONE - Dopo quasi vent'anni e poco dopo lo scoppio del conflitto il magnate russo ha dunque ceduto la gestione del Chelsea alla fondazione del club, anche se gli amministratori fiduciari della charity blues non avrebbero ancora sciolto le riserve. Nel mentre è stato coinvolto nei negoziati tra Ucraina e Russia. La conferma era arrivata dal suo portavoce.
Della situazione in casa Chelsea ne ha parlato a Sky l'avvocato Pierfilippo Capello, esperto in diritto dello sport.

"Quello che la proprietà ha annunciato è il trasferimento della cosiddetta custodia e cura del club, che passerebbe dall'attuale governance alle sei persone della fondazione - ha spiegato Capello -. C'è intanto da vedere chi siano questi trustees: Bruce Buck, attualmente presidente del club; John Devine, avvocato partner di uno studio inglese molto prestigioso; Emma Hayes, manager del Chelsea femminile; Piara Powar, presidente dell'anti-discrimination network del club; Paul Ramos, il direttore finanziario; e Sir Hugh Robertson, ex ministro dello sport inglese".
COSA HA DETTO PIERFILIPPO CAPELLO A SKY
"Questi soggetti si sono rivolti all'associazione che tutela le charity nel diritto inglese, chiedendo se la loro qualità di trustees di un'entità benefica possa essere compatibile col nuovo ruolo - dice l'avv. Capello -. Tenendo presente che la parte sportiva rimarrebbe a Cech (il direttore sportivo), alla director Marina Granovskaia e all'allenatore. E che la proprietà, intesa come titolarità delle quote, non è in discussione. La volontà è creare un filtro che dovrebbe garantire la terzietà dell'amministrazione rispetto agli interessi politici della proprietà".

E sul ruolo di mediazione di Abramovich tra Russia e Ucraina: "Potrebbe cambiare agli occhi del governo britannico la sua situazione? Qui si entra nel campo di una valutazione più politica che giuridica, quindi non parlo da avvocato ma da persona comune - dice Pierfilippo Capello -. Ma secondo me sì, sappiamo come lo sport aiuti a dare visibilità e credibilità a chi opera in questo mondo".
ABRAMOVICH COINVOLTO NEI NEGOZIATI RUSSIA-UCRAINA
"Questo potrebbe aiutare il governo britannico a fare dei distinguo - conclude l'avvocato Pierfilippo Capello -. Sappiamo come a Londra convergono molti investimenti di oligarchi russi. E questo ruolo di Abramovich potrebbe permettere al governo inglese di definire chi possa continuare a vivere e operare nel Regno Unito e chi diventare, come si dice nel linguaggio diplomatico, 'persona non grata'".

LE ALTRE PROPRIETÀ RUSSE IN EUROPA
MONACO - Non solo Chelsea. Il russo Dmitrij Rybolovlev possiede due terzi del club monegasco. Nel dicembre 2011 acquistò il 66% del Monaco, al tempo in Ligue 2, diventandone presidente (carica che ricopre attualmente). Subito grandi investimenti, Claudio Ranieri l'uomo scelto in panchina con cui ottiene la promozione nel 2013. L'estate successiva arrivano a suon di milioni gente come Radamel Falcao, Moutinho e James Rodríguez. E nel 2017 (con un giovane Mbappé) arriva la vittoria in Ligue 1.

CERCLE BRUGGE - A capo c'è sempre Rybolovlev. Nel 2018 il russo investe anche sul club belga - concittadino del più famoso Club Brugge - al tempo in seconda serie. Subito la promozione; mentre oggi è a metà classifica del campionato. Rybolovlev, entrato in affari col padre scienziato nel 1990 dopo aver studiato medicina - scrive Forbes - deve la sua fortuna a Uralkali, il più grande produttore russo di fertilizzanti al potassio. Secondo quanto riferito, ha pagato più di 300 milioni di dollari per l'attico di Monaco dove vive. E possiede anche un'isola greca.

BOURNEMOUTH - Maxim Victorovich Demin è l'attuale proprietario del club: businessman russo, classe 1969. Nel 2011 parte come co-proprietario delle cherries fino a diventarne l'unico dal 2019. Al tempo la squadra di trovava in League One (terza serie del calcio inglese), nel 2015 è arrivata la prima storica promozione in Premier, dove il club ha giocato ininterrottamente per cinque anni conquistando anche un nono posto. Le ultime due stagioni sono però state in Championship.

VITESSE - Il proprietario attuale è il russo Valeriy Oyf. Nel 2018 diventa azionista di maggioranza dopo essere già stato membro del Consiglio di Sorveglianza dal 2016. Con lui il club ha collezionato un quinto, settimo e quarto posto in Eredivisie. Il Vitesse sfiderà la Roma negli ottavi di Conference League a marzo.