Scontri Paganese-Casertana, sette ultras ai domiciliari

IL CASO

Sette ultrà della Paganese sono agli arresti domiciliari, mentre due della Casertana (dopo 24 ore ai domiciliari) sono stati rimessi in libertà (con obbligo di firma): questi i primi provvedimenti dopo gli scontri di domenica 22 gennaio a Pagani tra le due tifoserie

Svolta nelle indagini per gli scontri tra tifosi avvenuti domenica pomeriggio a Pagani (Salerno) prima di Paganese-Casertana. Carabinieri e Polizia hanno eseguito l'arresto in flagranza differita di sette tifosi della Paganese e di due della Casertana (poi rilasciati). Tra di loro figurano anche persone che, in passato, erano state già colpite dal provvedimento di Daspo. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, hanno permesso di risalire ad alcuni dei tifosi che hanno partecipato agli scontri e che in un primo momento, avendo agito con il volto coperto da passamontagna, erano rimasti ignoti. Gli ultrà della Casertana, dopo 24 ore ai domiciliari, sono stati rimessi in libertà: per loro il giudice Alessandro Santis ha convalidato il fermo e imposto l'obbligo di firma per tre volte a settimana (al posto appunto dei domiciliari).

Le accuse

Gli indagati sono accusati a vario titolo di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Alcuni, inoltre - come si legge nella nota diramata dalla Procura di Nocera Inferiore -, dovranno rispondere delle "condotte che hanno determinato, tra l'altro, l'incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana, il conseguente danneggiamento di un edificio e di plurimi beni nell'area circostante, nonché il ferimento di uno dei carabinieri intervenuti a presidio dell'ordine pubblico".