Lo Sparta Praga sospende Jankto, il giocatore: "Meglio fermarsi e pensare alla salute"

il caso

Lo Sparta Praga ha comunicato la sospensione momentanea di Jacub Jankto dalla propria rosa. Secondo la stampa ceca, il calciatore ex Sampdoria e Udinese avrebbe rifiutato di effettuare il test antidroga durante un controllo della polizia e avrebbe guidato senza patente. Su Instagram la sua decisione: "Nell'ultimo anno si sono accumulate così tante cose intorno a me che è meglio rallentare e pensare alla propria salute"

Guai per Jakub Jankto, centrocampista ceco ex Udinese e Samp (recentemente al centro dell’attenzione mediatica per via del suo coming out). Secondo quanto riportato dai principali media della Repubblica Ceca, tra cui Idnes.cz, il 27enne sarebbe stato fermato dalla polizia nei pressi del centro sportivo dello Sparta Praga a Strahov e successivamente sarebbe stato sottoposto ai test di rito: negativo quello dell’alcol, ma Jankto si sarebbe poi rifiutato di effettuare quello antidroga. Inoltre, secondo quanto affermato dal quotidiano Blesk, il calciatore si sarebbe messo al volante senza la patente, visto che gli era stata recentemente ritirata.

Il comunicato dello Sparta Praga

In seguito all’episodio, lo Sparta Praga ha comunicato la sospensione del calciatore pur non entrando nei dettagli di quanto sarebbe accaduto: “Lo Sparta Praga prosegue i suoi impegni senza Jakub Jankto. Il calciatore non è pronto ad adempiere agli obblighi derivanti dal suo contratto professionale e pertanto non è a disposizione dell'allenatore". Poi aggiunge: "Questo incontro è stato convocato in seguito all'incidente stradale che ha coinvolto Jakub Jankto martedì e, dopo un accordo reciproco, è stato deciso che il calciatore non parteciperà all'allenamento per occuparsi della sua situazione personale. Per rispetto nei confronti del giocatore, il club non fornirà ulteriori informazioni". 

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Poco dopo su Instagram Jankto in un post ha spiegato la situazione e il momento difficile che sta vivendo accentando la decisione del club: "Negli ultimi anni e soprattutto nell'ultimo anno si sono accumulate così tante cose intorno a me che è meglio rallentare e pensare alla propria salute. Dall'età di 18 anni, tutta la sua vita ruotava intorno al calcio. Mi ha dato tanto, mi ha tolto qualcosa e a volte mi ha anche dato lezioni. Non è stato il miglior anno sportivo per me ma ho sempre preferito i risultati di club. Sono più triste che la mia salute e il mio stato mentale non mi consentano di continuare la ricerca del titolo e della coppa. Non trovo nemmeno le parole per ringraziare così tanto lo Sparta! Grazie a tutti i giocatori, allenatori e tifosi!"