Trucco da mago e parata decisiva ai rigori: la (lucida) follia del portiere Guzman

LEAGUES CUP

Ha finto di sfilare dalla propria bocca un'infinita serie di fazzoletti, come fanno gli illusionisti, poco prima dell'ultimo rigore degli avversari. Dopo Grobbelaar e Dudek (in occasioni ben più prestigiose) l'argentino Nahuel Guzman ha alzato ulteriormente l'asticella del gioco psicologico dagli undici metri. Nella stessa partita il 37enne Gignac ha incantato con una rovesciata mozzafiato

In principio c'era stato Bruce Grobbelaar, un passato come soldato in Rodesia prima di fare il calciatore a tempo pieno: ballava, sulla linea di porta, per infastidire i tiratori con la maglia della Roma nei rigori della finale di Coppa dei Campioni 1984. Riuscendoci. Dudek, altro incubo tutto italiano, lo citò a Istanbul 2005, quando ipnotizzò i fortissimi giocatori del Milan di Ancelotti in una finale stregata. Ora c'è Nahuel Guzman, il portiere che ha scelto un trucco da mago per vincere il duello psicologico col proprio avversario dagli undici metri. E ce l'ha fatta.

Gignac, che magia!

Perché nei novanta minuti (senza supplementari) di Tigres-Vancouver è successo veramente di tutto. Partiamo dal contesto: Leagues Cup, quella dove Messi sta esordendo con la maglia di Miami, in attesa della ripresa della MLS. È la coppa nazionale nordamericana dove partecipano club Usa, canadesi e messicani. Messicano, appunto, lo è il Tigres, qualificato al turno successivo dopo la vittoria ai rigori. 1-1 il risultato prima della lotteria: il pareggio lo ha registrato il 37enne e ormai idolo di casa André-Pierre Gignaccon una rovesciata mozzafiato. Questa sì, una vera magia, per un habitué come lui: nel 2020, con una giocata simile, era addirittura entrato nella lista dei candidati al premio Puskas. Senza successo.

Guzman, che trucco!

Il successo dei Tigres è invece arrivato ai rigori dove il nostro eroe per un giorno Nahuel Guzman ha ulteriormente alzato l'asticella del gioco psicologico col tiratore avversario. Esibendosi con un classico trucco da mago, quello dove gli illusionisti fingono di sfilare dalla propria bocca un'infinita serie di fazzoletti annodati. Bene, lui l'ha fatto prima del tiro di Ranko Veselinovic. È stato ammonito, ma poi ha sventato il rigore. Alla gita successiva, il gol del compagno di squadra ha messo la parola fine al match: Tigres agli ottavi. Lì sfideranno il Monterrey in una gara tutta messicana, con vista su un possibile quarto contro i Los Angeles FC di Chiellini.