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Conclave nuovo Papa: come funziona e qual è l’agenda dei cardinali

via al conclave

Introduzione

E' il giorno dell'inizio del Conclave in Vaticano che porterà all'elezione del nuovo Papa, il successore di Francesco morto lo scorso 21 aprile. I riti cominceranno alle 10 con la messa, nella basilica di San Pietro, ‘Pro Eligendo Romano Pontifice’, per l’elezione del Romano Pontefice, che sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Una celebrazione in cui il decano pregherà con queste parole: “Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo”Ecco tutto quello che c'è da sapere sui prossimi passaggi
 

CONCLAVE, LA SECONDA GIORNATA IN DIRETTA

Quello che devi sapere

Quali sono i Cardinali elettori e da dove provengono

I 133 cardinali elettori provengono da 70 diversi Paesi dei cinque continenti: 52 cardinali europei, 37 americani, 23 asiatici, 17 africani e 4 oceaniani. L'Italia, da cui provengono 17 elettori, resta sempre il Paese più rappresentato.

La Messa 'Pro Eligendo Romano Pontifice’

La giornata che apre il Conclave avrà il suo inizio nella Basilica di San Pietro. I 133 Cardinali elettori si ritroveranno alle 10 per la celebrazione della Messa 'Pro Eligendo Romano Pontifice' che sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Una celebrazione in cui il decano pregherà con queste parole: “Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo”.

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La processione verso la Cappella Sistina e il giuramento

Nel pomeriggio, prima di entrare in Conclave, tutti i cardinali elettori si riuniscono nella Cappella Paolina per pregare. Da qui parte la processione verso la Cappella Sistina. I Cardinali di rito latino – spiega l'ufficio delle celebrazioni liturgiche – indosseranno la veste rossa con la fascia, il rocchetto, la mozzetta, la croce pettorale con cordone rosso e oro, l'anello, lo zucchetto e la berretta, mentre i cardinali delle Chiese orientali indosseranno l'abito corale loro proprio. Una volta entrati all'interno della Cappella Sistina i cardinali cantano il Veni Creator Spiritus, un inno affinché lo Spirito Santo interceda nell'elezione del nuovo papa, che recita così:"Vieni, spirito creatore vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli". Finito il canto, i cardinali pronunciano il giuramento prescritto.

"Extra Omnes" e l'inizio del Conclave

Nella Cappella Sistina i cardinali elettori ascolteranno la catechesi del cardinale Raniero Cantalamessa, per 40 anni predicatore della Casa Pontificia.. Terminato il suo intervento il cardinale Cantalamessa (che non è tra gli elettori) lascerà la Sistina e i cardinali dopo aver giurato sulla Bibbia ascolteranno dal maestro delle celebrazioni, monsignor Diego Ravelli, l'Extra omnes, tutti fuori, e da quel momento inizierà il Conclave. Si comincerà alle 16.30, e a controllare che tutto sia svolto nel rispetto delle regole sarà il Camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, con l’ausilio di tre cardinali assistenti pro tempore.

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Una sola votazione il primo giorno, fumata intorno alle 19

A presiedere il conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, in assenza del decano, il cardinale Re che ha 91 anni. Sarà dunque Parolin a chiedere a tutti i cardinali se si possa procedere subito con la prima votazione o se occorra ancora chiarire dubbi circa le norme e le modalità stabilite. Se a giudizio della maggioranza degli elettori nulla impedisce che si proceda alle operazioni si passerà allora al primo scrutinio  Sono 133 gli ammessi al voto, per raggiungere il quorum dei due terzi sarà necessario che almeno 89 voti esprimano la preferenza sullo stesso nome 

Dal secondo giorno due votazioni al mattino e due al pomeriggio

Ogni giorno, a partire dall'8 maggio, i cardinali celebreranno la Messa e poi si recheranno nella Cappella Sistina, dove alle 9 reciteranno le Lodi e, dopo il secondo turno di votazioni nel pomeriggio, reciteranno i Vespri. Dunque, i cardinali voteranno due volte al mattino (subito dopo le Lodi) e due volte nel pomeriggio (alle 16). Le fumate sono però due: una attorno a mezzogiorno che riassume l’esito degli scrutini mattutini, una attorno alle 17.30 per i due del pomeriggio.

 

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Che succede in caso di fumata nera

I votanti restano in Vaticano finché il nuovo Pontefice non viene elettoOgni cardinale scrive il nome del candidato prescelto su una scheda su cui c’è scritto "Eligo in Summum Pontificem". Se nessuno riesce a ottenere la maggioranza richiesta (maggioranza qualificata, ovvero due terzi dei voti), le schede vengono bruciate, producendo una fumata nera che segnala al mondo che l'elezione non è ancora avvenuta. 

Che succede in caso di fumata bianca

Se il Papa verrà eletto nella prima votazione del mattino o nella prima del pomeriggio, la fumata bianca sarà anticipata. I maxi schermi allestiti per i funerali di Bergoglio sia in piazza sia nelle zone limitrofe restano funzionanti. Da sapere: tra la fumata bianca e l’Habemus Papam, con l’annuncio dalla Loggia della Basilica e la presentazione del nuovo Pontefice che si affaccerà e saluterà la folla, trascorrono almeno 45-60 minuti. 

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Che succede alla 33^e 34^ votazione ?

Nel caso le votazioni dovessero prolungarsi, dopo la 33esima o 34esima votazione si passa direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultimo scrutinio. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali rimasti in lizza, inoltre, non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l'elezione del Pontefice è canonicamente valida.

Il nuovo Papa deve accettare l'elezione e scegliere il nome

Una volta eletto il Papa gli verrà chiesto: Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?) e a risposta affermativa, soggiunge: Quo nomine vis vocari? (Come vuoi essere chiamato?), domanda a cui risponderà con il nome pontificale. Dopo l'accettazione si bruciano le schede, facendo in modo che da piazza San Pietro possa vedersi la classica fumata bianca. Al termine del Conclave il nuovo Pontefice si ritira nella “Stanza delle lacrime”, ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, indosserà per la prima volta i paramenti papali – preparati in tre taglie - con i quali si presenterà alla folla di fedeli richiamati in Piazza San Pietro dalla fumata bianca. Dopo la preghiera per il nuovo Pontefice, e l’ossequio dei cardinali, viene intonato il Te Deum che segna la fine del Conclave. 

 

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"Habemus Papam" dalla loggia di San Pietro

L’annuncio dell’elezione, l’Habemus papam, sarà fatto dal francese Dominique Mamberti, diventato cardinale protodiacono nel 2024. Seguirà l’apparizione del Papa, preceduto dalla croce astile, il quale impartirà la solenne benedizione Urbi et Orbi..Nei giorni successivi ci sarà la Messa di Inaugurazione del Pontificato. Se già eletto, domenica 12 maggio il Papa, che sarà il 267^ della storia della Chiesa, farà la prima apparizione pubblica per l’Angelus

L'ultimo Conclave

Il Conclave del 2013 fu convocato dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI, annunciate l'11 febbraio e avvenute ufficialmente il 28 febbraio seguente. Il Conclave si svolse nella Cappella Sistina tra il 12 e il 13 marzo, alla presenza di 115 Cardinali elettori (non parteciparono all'elezione l'arcivescovo emerito di Giacarta, Julius Riyadi Darmaatmadja, e l'arcivescovo emerito di Saint Andrews ed Edimburgo, Keith Michael Patrick O'Brien). Furono necessari cinque scrutini per eleggere il successore di Joseph Ratzinger che divenne l'argentino Jorge Mario Bergoglio (arcivescovo di Buenos Aires) e prese il nome di Francesco. L'elezione fu annunciata dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran.

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