Conclave 2025, eletto il nuovo Papa: è Robert Francis Prevost
Alle 18.07 è arrivata la fumata bianca. E' stato eletto il nuovo Papa: è il cardinale americano Robert Francis Prevost, che prende il nome di Leone XIV. “La pace sia con tutti voi!” queste le sue prime parole alla folla in piazza. Il 267° Papa della storia della Chiesa è il primo Pontefice americano. “Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio”
IL VIDEO DEL PRIMO DISCORSO DEL PAPA - IL PAPA E LA PASSIONE PER IL TENNIS
Internazionali di Roma, il Centrale del Foro omaggia Papa Leone XIV
Anche gli Internazionali d'Italia rendono omaggio al nuovo Pontefice, eletto nel pomeriggio al quarto scrutinio. "La pace e la fratellanza tra i popoli rappresentano da sempre i valori fondanti e universali dello sport: temi oggi più che mai di attualità. Tutto il mondo del tennis si unisce oggi all'ideale abbraccio del Mondo al nuovo pontefice", è il messaggio letto durante la partita in corso sul Centrale tra Fognini e Fearnley, fermatasi dunque per qualche minuto. Durante la lettura del messaggio sui maxi-schermi è passata anche l'immagine del nuovo Papa, Leone XIV. VIDEO
Papa Leone XIV e la passione speciale per il tennis
Papa Leone XIV ha un passato da giocatore di tennis, sport che ama tuttora molto. Ce lo conferma da San Pietro Tommaso Liguori
Papa Leone XIV impartisce la benedizione Urbi et Orbi

Papa Leone XIV concede l'indulgenza plenaria
Al termine del suo primo discorso dalla basilica vaticana, Leone XIV ha concesso l'indulgenza plenaria. Il nuovo papa ha fatto riferimento nello specifico a "tutti i fedeli radunati" in piazza San Pietro e "a quelli collegati con i mezzi di comunicazione".
Il Papa recita l'Ave Maria
Papa Leone XIV: "Oggi è il giorno della Madonna di Pompei, nostra Madre sempre con noi"
Dal Papa un saluto particolare alla sua diocesi in Perù in lingua spagnola
Papa Leone XVI: "Alla Chiesa di Roma un saluto speciale"

Papa Leone XVI: "Grazie a Papa Francesco, Dio ama tutti"
"Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole di Papa Francesco, che benediva Roma e il mondo intero quella mattina di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella benedizione: Dio ci ama tutti e il male non prevarrà. Senza paura, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Aiutateci voi a costruire ponti con il mondo. Grazie a Papa Francesco"
Papa Leone XIV: "Sia una pace disarmata e disarmante"
"La pace sia con tutti voi fratelli e sorelle carissimi. Questo è il primo saluto del Cristo Risorto e anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli. Dio ci ama tutti incondizionatamente".
"La pace sia con tutti voi" le sue prime parole

Grande emozione sul volto del nuovo Papa che saluta commosso la folla

Alle 19,23 Papa Leone XIV si è affacciato dalla loggia di San Pietro

Robert Francis Prevost è nato a Chicago il 14 settembre 1955, ha 69 anni

Robert Francis Prevost è stato prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina
L'ultimo Leone XIII fu il 256° Papa
L'ultimo Papa Leone XIII fu Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci è stato il 256º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 20 febbraio 1878 fino alla morte.
Si chiamerà Leone XIV
Primo papa americano della storia
Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost
L'annuncio del nuovo Papa

Almeno 40mila persone a San Pietro, in piazza anche il sindaco di Roma
C'è anche il sindaco di Roma Gualtieri in Piazza San Pietro insieme ad almeno 40mila fedeli che sono in attesa di conoscere il nome del nuovo Papa eletto dal Conclave un'ora fa. In piazza anche il vicepremier Matteo Salvini e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca
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Atteso tra pochi minuti l'annuncio del nuovo Papa
In Piazza anche la banda dei Gendarmi e il picchetto della Guardia svizzera
Sale l'attesa in piazza San Pietro dove Intanto ha fatto ingresso la banda dei Gendarmi seguita dal picchetto della Guardia svizzera.
Piazza San Pietro in attesa di conoscere il nuovo Papa
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Nuovo Papa eletto al quarto scrutinio come Benedetto XVI
Elezione più rapida di quella di Bergoglio per il nuovo Papa. Papa Francesco fu infatti eletto al quinto scrutinio mentre in questo caso sono bastate quattro votazioni. Lo stesso numero che portarono nel 2005 all'elezione di Ratzinger dopo Giovanni Paolo II
La presentazione del Papa e la benedizione Urbi et Orbi
Solo a questo punto il Papa può uscire sul balcone e salutare i fedeli in Piazza prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi
"Habemus Papam"
Dal balcone della Loggia di San Pietro ci sarà l'annuncio del protodiacono, il cardinale francese Dominique Mamberti, con la formula: Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Segue il nome di battesimo del cardinale e poi il suo cognome. Il nome di battesimo dell'eletto è in accusativo latino
Il nuovo incontro con i Cardinali
Uscito dalla Stanza delle Lacrime, i Cardinali elettori hanno modo di prestare atto di ossequio e di obbedienza al neo eletto Sommo Pontefice. Si rende poi grazie a Dio.
La Stanza delle Lacrime
Il nuovo Papa si ritira poi nella cosiddetta Stanza delle Lacrime. Il Pontefice entra su un lato della parete con il giudizio universale di Michelangelo, per raccogliersi in preghiera per alcuni minuti: è il momento della presa di coscienza dell'accaduto e del peso che si dovrà portare. Sempre qui il nuovo pontefice si cambia d’abito
Quando conosceremo il nome del nuovo Papa
Ci sarà un intervallo fra i 45 e i 60 minuti prima di conoscere il nuovo Papa. La tradizione vuole che l'elezione debba essere accettata dallo stesso Papa prima di comunicare poi con quale nome vorrà essere chiamato
Campane a festa in Piazza San Pietro per elezione del nuovo Papa
Campane a festa in Piazza San Pietro per l'elezione del nuovo Papa. Sono migliaia i fedeli che stanno affollando la piazza e continuano ad arrivare in attesa di vedere chi sarà il cardinale scelto dai 133 elettori nella Cappella Sistina

Fumata bianca a Piazza San Pietro, c'è il nuovo Papa

Come è composto il collegio cardinalizio
Ricordiamo come è composto il collegio cardinalizio originariamente formato da 135 cardinali elettori (cioè sotto gli 80 anni) e poi ridotto a 133 per le defezioni per motivi di salute dello spagnolo Antonio Canizares Llovera e di John Njue del Kenya
- Europa: 53 cardinali
- Americhe: 37 cardinali (16 Nord America, 4 Centro America, 17 Sud America)
- Asia: 23 cardinali
- Africa: 18 cardinali
- Oceania: 4 cardinali
Continua l'afflusso di gente a Piazza San Pietro

Fedeli tornano in Piazza San Pietro
Comincia di nuovo a riempirsi Piazza San Pietro in vista della prossima fumata. Il comignolo della Cappella Sistina è visibile anche nei maxischermi che sono allestiti all'interno della Piazza per permettere ai fedeli di vedere l'esito della votazione che potrebbe portare all'elezione del nuovo Papa

Cardinali di nuovo riuniti nella Cappella Sistina
Conclave, fra poco l'inizio della quarta votazione
Proprio in questi minuti i 133 Cardinali elettori stanno lasciando Casa Santa Marta per tornare a San Pietro e nella Cappella Sistina. Per le ultime notizie andiamo da Tommasi Liguori
Norme canoniche e segretezza assoluta
Le norme canoniche, regolate dall’istruzione Universi Dominici Gregis, proibiscono qualsiasi contatto esterno. I porporati non possono seguire notiziari, leggere giornali, ascoltare la radio o guardare la televisione. È inoltre vietato qualsiasi tentativo di influenza esterna sull’elezione. Chi viola il segreto del Conclave, fosse anche un cardinale, viene escluso dalla comunione ecclesiale
Cosa possono e non possono fare i Cardinali una volta in Conclave
Prima dell’inizio delle votazioni, tutti i partecipanti – cardinali, cerimonieri, tecnici, addetti ai servizi – prestano uno specifico giuramento di segretezza perpetua. Il giuramento avviene nella Cappella Paolina, e impegna i presenti a “non rivelare ciò che riguarda le votazioni e gli scrutini per l’elezione del Sommo Pontefice”.
Misure di sicurezza all'interno e all'esterno del Vaticano
Non solo sicurezza "informatica e tecnologica" per il Conclave. All’interno delle mura vaticane, la Gendarmeria vaticana e la Guardia Svizzera Pontificia presidiano ogni accesso, monitorando i movimenti dei cardinali elettori e del personale autorizzato. I porporati, alloggiati a Santa Marta, vengono trasferiti ogni giorno verso la Sistina seguendo un percorso rigorosamente protetto, senza contatti con il mondo esterno. Fuori dal Vaticano, le autorità italiane in collaborazione con la Gendarmeria vaticana creano una “zona rossa” attorno a piazza San Pietro e alle vie adiacenti. L’accesso è consentito solo dopo accurati controlli di sicurezza, con check-point, metal detector e verifiche documentali. Durante il Conclave viene inoltre istituita una no-fly zone temporanea sopra Roma, coordinata con l’aviazione civile italiana.
Per quanto riguarda le comunicazioni mobili, il Governatorato della Città del Vaticano dispone la disattivazione di tutti gli impianti di trasmissione del segnale di telecomunicazione per cellulare radiomobile presenti nel territorio vaticano, con l’eccezione dell’area di Castel Gandolfo. Tale misura entra in vigore dalle ore 15 del giorno stabilito per l’inizio del Conclave e prosegue fino all’annuncio dell’elezione del Sommo Pontefice dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Solo allora il segnale viene ripristinato.
Ogni dispositivo elettronico personale viene sequestrato e ritirato prima dell’ingresso nella Sistina, in ottemperanza alle norme stabilite dall'Universi Dominici Gregis. Per impedire qualsiasi comunicazione dall’interno verso l’esterno, l’intera area viene schermata da sofisticate misure di sicurezza elettronica, inclusi sistemi di disturbo delle frequenze (jammer) e schermature per impedire la trasmissione di segnali radio. Le finestre della Cappella Sistina vengono oscurate per evitare sguardi indiscreti dall’esterno.
Come il Vaticano blinda il Conclave
Imponenti misure di sicurezza sono quello attuate durante il Conclave da parte del Vaticano che prova a creare un sistema impenetrabile che garantisce la segretezza delle votazioni all’interno della Cappella Sistina, diventata un vero e proprio bunker digitale. Prima dell’ingresso dei cardinali, squadre specializzate di tecnici della sicurezza hanno eseguito una bonifica elettronica completa sia nella Cappella Sistina sia nella residenza di Santa Marta, dove alloggiano i cardinali durante il Conclave. L’operazione mira a individuare e rimuovere eventuali microspie o dispositivi di intercettazione nascosti, garantendo così l’assoluta riservatezza delle discussioni.
Conclave, 2,7 milioni di interazioni social nel primo giorno
Il primo giorno di Conclave ha generato un forte impatto sui social media, con oltre 2,7 milioni di interazioni totali registrate su Instagram, Facebook e X. L’analisi è stata realizzata da Arcadia, che sta monitorando in tempo reale l’evoluzione delle conversazioni digitali legate al Conclave, evidenziando un coinvolgimento globale e un forte impatto mediatico. In particolare, le parole chiave “black smoke” e “fumata nera” hanno raccolto 1.946.945 reazioni complessive su Instagram e Facebook, mentre su X le interazioni hanno superato le 798.836 unità. L’hashtag #conclave è stato utilizzato 7.800 volte nelle ultime ore, dimostrando un’ampia partecipazione al dibattito globale sull’elezione del nuovo Papa. Le città più attive nelle discussioni online sono state Roma, Città del Messico, Madrid, Manila e Lima. Particolarmente significativa la partecipazione degli utenti sudamericani, che hanno animato il confronto con numerosi messaggi di preghiera e vicinanza.
Pausa anche per giornalisti e operatori
Sono oltre 5.300 i giornalisti e gli operatori dell'informazione accreditati ufficialmente per questo Conclave. Numeri impressionanti che testimoniano l'attenzione mondiale per la scelta del successore di Papa Francesco. Dopo la fumata nera di questa mattina anche per loro, in piazza San Pietro, un momento di relax in attesa di un pomeriggio molto intenso

15mila presenze in piazza questa mattina per la prima fumata
Sono state stimate almeno 15mila persone questa mattina in Piazza San Pietro prima della seconda fumata nera del Conclave. Adesso la Piazza si sta svuotando in attesa poi di un probabile nuovo bagno di folla pomeridiano. Ieri, in concomitanza con la fumata nera intorno alle 21, c'erano circa 50mila persone a seguire l'evento secondo gli organi di stampa vaticani

Conclave, seconda fumata nera, il racconto di Tommaso Liguori
Ultimi due Papi votati al quarto e quinto scrutinio
Nulla di fatto ancora dalla Cappella Sistina ma nel pomeriggio il Conclave entra nel vivo con il quarto e il quinto scrutinio che risultarono decisivi nelle elezioni degli ultimi due Papi. Joseph Ratzinger era stato eletto al quarto scrutinio, mentre Jorge Mario Bergoglio al quinto.
Cosa succede adesso
I Cardinali hanno lasciato la Cappella Sistina per fare ritorno a Casa Santa Marta dove sono alloggiati. Dopo il pranzo e un breve riposo torneranno nel Palazzo Apostolico per ritrovarsi di nuovo nella Cappella Sistina. Dopo la recita dei Vespri inizieranno le due votazioni previste per questo pomeriggio. Obiettivo raggiungere il quorum di almeno 89 voti per un candidato che diventerebbe il nuovo Papa
Conclave, seconda fumata nera
Al secondo giorno di Conclave, i 133 cardinali non hanno ancora scelto il Papa, al termine di una mattinata caratterizzata da due votazioni. Dal comignolo della Cappella Sistina alle ore 11.51 è uscito il fumo nero, davanti a circa 15 mila persone che si sono radunate in Piazza San Pietro. In tanti hanno immortalato il momento con i telefonini mentre le tv di tutto il mondo riprendevano l’uscita del fumo.

Cardinale Re: "Auspico fumata bianca entro stasera"
"Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all'inizio del Conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi". Lo dice il cardinale decano Giovanni Battista Re a Pompei sottolineando che il nuovo Papa "prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico ma sotto l'aspetto spirituale abbiamo notato un po' un 'dimenticare Dio'." Quindi "c'è un bisogno di un risveglio".
Quanti scrutini sono serviti negli ultimi Conclavi per eleggere il Papa
Vediamo quanti scrutini sono stati necessari per eleggere gli ultimi Pontefici
- Giovanni XXIII: 11 scrutini in 4 giorni nel 1958
- Paolo VI: 6 scrutini in 3 giorni nel 1963
- Giovanni Paolo I: 4 scrutini in 2 giorni nel 1978
- Giovanni Paolo II: 8 scrutini in 3 giorni nel 1978
- Benedetto XVI: 4 scrutini in 2 giorni nel 2005
- Francesco: 5 scrutini (più uno nullo) in circa 36 ore nel 2013
Attesa a San Pietro per nuova fumata
Il conclave più lungo si tenne a Viterbo tra il 1268 e il 1271, con quasi tre anni di stallo prima dell’elezione di Gregorio X, un record mai eguagliato. Il più breve avvenne nel 1503: l’elezione di Giulio II fu completata in un solo scrutinio in circa un giorno, grazie a un consenso preesistente tra i cardinali, rendendolo uno dei conclavi più rapidi della storia.
L'origine del termine Conclave
La parola Conclave deriva dal latino cum clave, cioè “con chiave” e nasce durante il conclave di Viterbo (1268-1271), il più lungo della storia, durato 1.006 giorni. Esasperati dall’attesa, gli abitanti rinchiusero i cardinali nel Palazzo dei Papi, sprangando le porte a chiave e razionando il vitto per accelerare l’elezione. Da qui il termine e la consuetudine della clausura.
Conclave, in corso la seconda votazione dei Cardinali
Riuniti nella Cappella Sistina i 133 Cardinali elettori sono impegnati nella seconda votazione per l'elezione del nuovo Papa
Piazza San Pietro comincia a popolarsi in attesa della seconda fumata di questo Conclave. Andiamo per le ultime da Tommaso Liguori
Cosa succede al 33^scrutinio
Se non c’è elezione, viene dedicato un giorno alla preghiera, alla riflessione e al dialogo e nelle successive votazioni, i cardinali dovranno scegliere fra i due nomi che nel precedente scrutinio avevano ottenuto il maggior numero di voti. Anche in questi scrutini è richiesta la maggioranza qualificata di almeno due terzi di suffragi dei cardinali presenti e votanti, ma in tali tornate, i due cardinali sui quali viene richiesto il voto, non possono votare.
Dopo sette scrutini, se non è avvenuta l'elezione, si fa un'altra pausa di preghiera, di colloquio e di esortazione, tenuta dal cardinale primo dell'ordine dei presbiteri. Si procede poi ad un'altra eventuale serie di sette scrutini, e se non si raggiunge l'esito è prevista una nuova pausa di preghiera, di colloquio e di esortazione, tenuta dal cardinale primo dell'ordine dei vescovi. Quindi riprendono le votazioni, al massimo sette
Le votazioni
Le votazioni vengono fatte ogni giorno, due al mattino e due al pomeriggio. Se i cardinali elettori avessero difficoltà nell'accordarsi sulla persona da eleggere, dopo tre giorni senza esito, gli scrutini vengono sospesi al massimo per un giorno, per una pausa di preghiera, di libero colloquio tra i votanti e di una breve esortazione spirituale, fatta dal cardinale primo dell'ordine dei diaconi. Quindi riprendono le votazioni
Una seconda stufa, del 2005, collegata, serve per le sostanze chimiche che devono dare il colore al fumo provocato dalle schede bruciate che uscirà dal comignolo posto sul tetto della Sistina: nero in caso di non elezione e bianco nel caso di elezione. Quando si procede ad una seconda votazione, le schede della prima votazione saranno bruciate solo alla fine, insieme a quelle della seconda votazione.
Il quorum per l'elezione
Per l’elezione del Papa servono almeno i 2/3 dei voti. Nel caso di questo Conclave serviranno 89 voti essendo il numero dei porporati elettori di 133. Sia che il Papa venga eletto o meno, i revisori devono procedere al controllo delle schede e delle annotazioni fatte dagli scrutatori, per accertare che questi abbiano eseguito fedelmente il loro compito. Subito dopo la revisione, prima che i cardinali elettori lascino la Cappella Sistina, tutte le schede vengono bruciate all'interno di una stufa in ghisa, usata per la prima volta durante il Conclave del 1939
Il conteggio dei voti
Concluso lo spoglio delle schede, gli scrutatori fanno la somma dei voti ottenuti dai vari nomi, e li annotano su un foglio a parte. L'ultimo degli scrutatori, legge man mano le schede, le perfora con un ago nel punto in cui si trova la parola Eligo, e le inserisce in un filo, perché possano essere più sicuramente conservate. Terminate le schede, i capi del filo vengono legati con un nodo, e le schede così unite tutte insieme vengono poste in un recipiente o ad un lato della mensa. A questo punto si procede con il conteggio dei voti e al loro controllo.
Se nello spoglio gli scrutatori trovano due schede piegate in modo da sembrare compilate da un solo elettore, se queste portano lo stesso nome vanno conteggiate per un solo voto, se invece portano due nomi diversi, nessuno dei due voti è valido; ma in nessuno dei due casi viene annullata la votazione
Se il numero di voti corrisponde agli elettori segue lo spoglio. I tre scrutatori siedono ad un tavolo posto davanti all'altare: il primo prende una scheda, la apre, osserva il nome dell'eletto e la passa al secondo che, accertato il nome dell'eletto, la passa al terzo, il quale la legge a voce alta - in modo che tutti gli elettori presenti possano segnare il voto su un apposito foglio - e annota il nome letto.
Lo scrutinio
Dopo che tutti i cardinali elettori avranno deposto la loro scheda nell'urna col piatto, il primo scrutatore agita l’urna più volte per mescolare le schede, poi, l'ultimo scrutatore procede al loro conteggio prendendole in maniera visibile una ad una dall'urna e riponendole in un altro recipiente vuoto. Se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito ad una seconda votazione
I cardinali elettori presenti nella Cappella Sistina che non possono recarsi all'altare perché infermi, hanno l’ausilio dell’ultimo degli scrutatori che si avvicina loro: pronunciato il giuramento consegnano la scheda piegata allo scrutatore che la porta ben visibile all'altare e, senza pronunciare il giuramento, la depone sul piatto e con questo la introduce nel recipiente.
Come avviene il voto
Ciascun cardinale elettore, in ordine di precedenza, dopo avere messo per iscritto la propria preferenza, piegata la scheda, la tiene sollevata in modo che sia visibile e la porta all'altare sul quale è posto un recipiente coperto da un piatto.
"Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto".
Questa la formula pronunciata ad alta voce da ogni cardinale che depone la propria scheda nel piatto e con questo la introduce nel recipiente. Al termine ciascun porporato fa un inchino all’altare e torna al suo posto

La fase del pre scrutinio
Le schede (almeno due o tre a ciascun cardinale elettore) sono preparate e distribuite dai cerimonieri, poi l’ultimo cardinale diacono estrae a sorte, fra tutti i cardinali elettori, tre scrutatori, tre incaricati a raccogliere i voti degli infermi e tre revisori. Se vengono sorteggiati i nomi di cardinali elettori che, per infermità o altro motivo, non possono svolgere tali mansioni, al loro posto vengano estratti i nomi di altri porporati. È questa la fase del pre-scrutinio.
Come si elegge il Papa
I 133 cardinali elettori chiamati a scegliere il 267.mo Romano Pontefice, nella Cappella Sistina, avranno tra le mani una scheda di forma rettangolare fatta in modo da poter essere piegata in due. È tutto descritto dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis
Oggi due votazioni al mattino e due al pomeriggio
I 133 cardinali elettori del nuovo Papa si ritroveranno verso le 9.15 nella Cappella Sistina per recitare l'Ora media e poi a seguire per la prima votazione. Sono previsti due scrutini alla mattina e due nel pomeriggio. Due saranno anche le fumate che vedremo alla fine delle due votazioni o prima se dovesse esserci la fumata bianca
Nel 2013 la prima fumata dopo poco più di 2 ore dall'Extra omnes
Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l'Extra omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del Conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Ieri l'Extra omnes è stato dato alle 17.43 e dopo oltre tre ore è arrivata la fumata nera
Cosa succede oggi
I 133 cardinali elettori sono rientrati ieri sera a Santa Marta dove alloggiano e questa mattina si ritroveranno a San Pietro nella Cappella Paolina per la messa alle 8.15. A seguire, rientrando nella Sistina, reciteranno l'Ora Media prima di tornare a votare altre due volte. In caso di nuova fumata nera, se cioè nessun candidato dovesse raggiungere il quorum di 89 voti, torneranno poi nel pomeriggio, alle 16.15 per una nuova doppia votazione
Conclave, prima fumata è nera
Dopo una lunga attesa, la Sistina con i 133 Cardinbali elettori si era chiusa alle 17.45 con l'Extra omnes, alle 21 è arrivata la fumata nera dal comignolo di Piazza San Pietro dove erano raccolti oltre 50mila fedeli. Questa mattina, dopo la messa nella Cappella Paolina, i Cardinali si ritroveranno ancora per due votazione dentro la Cappella Sistina