A Tirrenia 'Il calcio è di tutti': l'iniziativa FIGC è un successo

l'evento

Grande successo per l'evento organizzato dalla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC, che si dimostra in grande crescita: numeri record di 240 squadre partecipanti e di oltre 1300 partite giocate durante l'ultima stagione sprtiva. All'appuntamento di Tirrenia del 24 e 25 maggio ospiti d'eccezione tra cui Antognoni e Buffon

Il calcio è di tutti’, ed è un’iniziativa, bellissima, quella che la FIGC ha organizzato sabato 24 e domenica 25 a Tirrenia (Pisa) nel Centro di Preparazione Olimpica di del CONI: la Finale Nazionale del torneo Paralimpico che vede distribuite ben 68 partite su tre livelli di gioco, tra calcio su campo in sintetico e beach soccer. Sabato 24 mattina via alle gare, che decreteranno i semifinalisti e i finalisti (in campo domenica 25) dalle quali emergeranno le squadre campioni nazionali per ciascuno dei tre livelli di gioco. Intorno alle 12,30 di domenica 25 maggio si aprirà la cerimonia di premiazione, che riguarderà tutte le 35 squadre presenti a Tirrenia (qui il programma completo).

Le finaliste sono così suddivise: 6 per il Primo Livello, 13 per il Secondo, 16 per il Terzo. La stagione sportiva 2024/25 ha segnato un'ulteriore crescita della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC, con i numeri record di 240 squadre partecipanti e di oltre 1300 partite giocate.


Ma a corredo e a completamento del grande evento, ci sarà anche l’occasione per un dibattito approfondito sul tema di accessibilità e inclusione. Tra gli ospiti di sabato 24 anche Giancarlo Antognoni, capo della Delegazione della Nazionale Under 21, mentre per domenica 25 sarà atteso anche Gianluigi Buffon. Un modo per certificare ulteriormente l’impegno della FIGC nel promuovere l’inclusione attraverso lo spot. Perché il calcio, appunto, è davvero ‘di tutti’.

Antognoni: "La passione muove questo sport"

"Credo che la Federazione stia facendo benissimo a promuovere queste manifestazioni", ha commentato Antognoni. "Un plauso va a chi ha organizzato tutto, in un posto così bello". Ma cosa lasciano i ragazzi ad Antognoni? "Un insegnamento di cuore, di passione. Se non ce l'hai, difficilmente riesci a fare qualcosa. Il calcio per questi ragazzi rappresenta un aspetto primario, come lo rappresentava per me negli anni in cui ho iniziato".

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