In seguito alle voci sulla possibilità che l'attaccante argentino della Roma possa vestire la maglia dell'Italia, il Ct dell'Albiceleste interviene facendo chiarezza: "È nel nostro radar, ha un futuro con la nostra nazionale. Lo chiamerò quando riterrò che sia pronto per dare un contributo reale"
L’Italia sogna Soulé? E Scaloni risponde, cancellando ogni possibile illusione. Negli ultimi giorni il possibile interesse della Figc nei confronti del talento argentino è stato al centro dell’attenzione, con l’idea balenata nell’ambiente azzurro di provare a convincere Soulé (che è stato convocato da Scaloni ma non ha ancora debuttato ufficialmente con la nazionale argentina) a vestire la maglia dell’Italia, sfruttandone le origini e il doppio passaporto. Di fronte a queste voci, il ct dell’Argentina Lionel Scaloni ha voluto fare chiarezza durante la conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole contro Porto Rico: “Seguo Soulé da tempo e so che sta crescendo molto, se continuerà così non ci saranno problemi", ha detto. "E' nel nostro radar, così come tanti altri giovani che possono dare qualcosa alla squadra. È già stato con noi, come lo sono stati Buonanotte, Garnacho e Carboni. Sono ragazzi che vediamo avere un futuro con la nazionale, e li chiameremo quando riterremo che siano pronti per dare un contributo reale. Questa è la nostra filosofia”.
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Cosa era successo
Il “caso” era scoppiato dopo le parole dell’agente di Soulé, che in un’intervista aveva lanciato l’idea, probabilmente anche con l’obiettivo di “provocare” Scaloni: “L’Argentina non lo ha mai chiamato, eppure tanti giovani hanno esordito in questi mesi”, aveva detto. “Matias meriterebbe una chance per quello che sta facendo in un club importante come la Roma. Se la situazione non si dovesse sbloccare? Lui può essere legalmente convocato dall’Italia, tutto è possibile”. Va comunque sottolineato come il desiderio di Soulé sia sempre stato quello di giocare per l’Argentina, come dimostrato quando rifiutò la chiamata dell’ex ct Spalletti.