Arbitro aggredito, la madre di Riccardo Bernardini: "Sapevo che sarebbe successo"

Calcio

Fiammetta Bernardini, madre dell'arbitro Riccardo, chiede aiuto alle autorità dopo l'aggressione al figlio: "Gli arbitri subiscono violenze di continuo, sapevo che sarebbe successo prima o poi. Mio figlio vuole continuare questo sport e io non glielo posso vietare: vi prego, aiutateci!"

LA POLITICA CONDANNA L'EPISODIO

L'AIA: "NIENTE ARBITRI NEL LAZIO"

L’ennesimo episodio di violenza sui campi di periferia italiani non è passato inosservato. Questa volta l’aggressione al 24enne arbitro Riccardo Bernardini, al termine di una partita del campionato di Promozione laziale tra la Virtus Olympia Roma San Basilio e l'Atletico Torrenova 1986, ha scosso non solo il mondo del calcio, ma anche quello della politica. Esponenti come il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, hanno preso subito posizione, condannando l’episodio e chiedendo al Coni "più soldi per il basso che per l'alto livello", come ha dichiarato il vice premier. Tra le tante voci arrivate dopo l’aggressione, spicca quella della madre del giovane arbitro. Fiammetta Bernardini, mamma di Riccardo, chiede a gran voce aiuto alle autorità dopo l’attacco subito dal figlio, ancora ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma per una ferita alla testa. "Vi prego presidente Nicchi, presidente Gravina, Salvini, Giorgetti… dateci una mano! Mio figlio vuole continuare questo sport e io non glielo posso vietare, quindi vi prego aiutateci - dichiara la madre di Riccardo a Sky Sport -. Vi preghiamo perché questi ragazzi, tutti i colleghi che sono venuti a trovare Riccardo, sono ragazzi per bene, che credono nello sport che praticano. Sono chiaramente basiti, ho ricevuto testimonianze da alcuni di questi ragazzi che hanno ricevuto anche loro aggressioni. Non è piacevole, è una cosa molto grave, quindi vi prego, dateci una mano. Vorrei creare un’associazione con i genitori di tutti gli arbitri per confrontarci, servirebbe a tutto il sistema. Voglio ringraziare tutti i colleghi di mio figlio, i dirigenti arbitrali, sono stati presenti in questi giorni. Vorrei ringraziare anche le forze dell’ordine, c’è un’indagine in corso, i Carabinieri stanno andando avanti, anche loro sono rimasti scossi da questa vicenda".

La madre di Riccardo: "Gli arbitri subiscono continuamente insulti e aggressioni"

Fiammetta Bernardini ha assistito all'aggressione del figlio dagli spalti. Un'esperienza terribile che la mamma di Riccardo racconta così: "Io ero presente in tribuna, perché il rischio c’è sempre. Gli arbitri subiscono continuamente insulti e aggressioni, non si sta tranquilli ad aspettare a casa. Immaginavo che da un momento all’altro sarebbe successa una cosa simile. Riccardo adesso è in osservazione in ospedale. La situazione? Non dico che è critica, diciamo che non è né buona né cattiva. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Riccardo ricorda fino a un certo punto quello che è successo, dall’aggressione in poi non ricorda più nulla perché ha perso i sensi. Ho sentito un sacco di persone, ma nessuno della società ospitante, forse si sentono in difetto. Credo che nelle società sportive, dovrebbero fare dei corsi propedeutici sul regolamento agli allenatori e anche ai ragazzi. Spesso non capiscono nulla delle decisioni dell'arbitro, non sanno nemmeno cos'è il fuorigioco, sono solo capaci di inveire quando vedono un cartellino giallo o rosso. A questo punto mettiamo i Var dappertutto, anche nelle categorie minori, e facciamo arbitrare loro al chiuso, così non succede niente a nessuno. È questo il calcio che vogliamo?".

Riccardo è in osservazione. La situazione? Non dico che è critica, diciamo che non è né buona né cattiva. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Riccardo ricorda fino a un certo punto quello che è successo, dall’aggressione in poi non ricorda più nulla perché ha perso i sensi.