#SkyBuffaRacconta Gaetano Scirea. Docufilm in due puntate per ricordare il più grande numero 6 della storia della Juve
CalcioFederico Buffa torna su Sky con un nuovo, commovente, racconto in due puntate, #SkyBuffaRacconta Gaetano Scirea, prodotto da Sky Sport, dedicato alla storia del libero italiano più forte e vittorioso di tutti i tempi. Una pagina speciale anche su skysport.it con approfondimenti, interviste e backstage
Dopo il successo della docuserie in 5 puntate #SkyBuffaRacconta 1968, le narrazioni su Maradona, Platini, Jordan e Weisz, le miniserie dedicate a Muhammad Ali e Jesse Owens, le serie “Storie Mondiali” e ‘Storie di Campioni’, Federico Buffa torna su Sky con un nuovo commovente racconto in due puntate, #SkyBuffaRacconta Gaetano Scirea, prodotto da Sky Sport, dedicato alla storia di Gaetano Scirea, il più grande numero 6 della storia della Juventus e il libero italiano più forte e vittorioso di tutti i tempi.
La seconda e ultima parte dal titolo “Libero nell’Universo” è disponibile su Sky On Demand dal 24 dicembre per i clienti Sky da più di 3 anni, con extra. Per tutti gli altri l'appuntamento è mercoledì 26 dicembre a mezzanotte e mezza, su Sky Sport Uno. Su Sky On Demand c'è naturalmente anche il primo episodio “La classe nel silenzio”, che chi lo avesse perso.
Gaetano Scirea con la maglia della Juventus disputò 554 partite, vincendo 14 titoli, tra cui 7 scudetti e tutte le coppe europee, oltre a 78 gare con la maglia della Nazionale, diventando campione del mondo nel 1982.
Una lunga carriera contraddistinta da una rara ed innata eleganza, che abbinava a tecnica e personalità fuori dal comune, qualità che hanno fatto di lui un capitano e un leader dentro e fuori dal campo, rispettato da tutti, compagni ed avversari, non solo per le sue grandi abilità agonistiche, ma anche per l’educazione e la correttezza che ancora oggi ispirano chi decide di intraprendere la strada del calcio professionistico.
A quasi 30 anni dalla sua morte, Federico Buffa rende omaggio alla vita e alla carriera di un uomo straordinario, ripercorrendo i luoghi più significativi della sua esistenza, vissuta tra Cinisello Balsamo, Torino, Morsasco, in un percorso parallelo con uno struggente viaggio a Babsk (Polonia), dove perse la vita il 3 settembre 1989. Un racconto arricchito dalle testimonianze dirette di chi lo ha conosciuto, come Dino Zoff, Marco Tardelli, Zibi Boniek, Renato Zaccarelli e Cesare Prandelli, e realizzato grazie allo straordinario contributo della moglie Mariella.
L'emozione di Federico Buffa
"Non è stata una storia come le altre, addirittura a livello di produzione è stato fatto qualcosa di diverso rispetto ad altre storie comparabili, creando un autentico racconto collegandolo con la parte finale. Ho guidato la 125 Polski sulla quale lui ha avuto l'incidente nella campagna polacca e c'è da dire che in quei momenti c'erano queste nuvole che viaggiavano sulla testa e anche i pensieri viaggiavano nella testa. E' una storia dell'Italia di quel periodo, è una storia irripetibile da tutti i punti di vista. E' una storia che mi sembra sia fondamentale ricordare perché di giocatori come quello ne nasceranno probabilmente pochissimi, di uomini come quello applicati a uno sport professionistico, nessuno. Non si riesce a entrare nella vita di Scirea, servono dei "complici". La cosa che più mi ha colpito è quanta gente aveva voglia di parlare di lui, avversari soprattutto. L'altra cosa che mi ha colpito è che tutti avevano il ciglio inumidito, soprattutto Tardelli. E' difficilissimo restare indifferenti, non si può. Un messaggio ai giovani? Oggi si è perso il gusto di giocare a pallone come chi è nato nel '900. Si è perso il gusto di giocare per la strada, mettendo giù i maglioni. Il calcio nasce più facilmente nella strada che nei campi. Il calcio è la bellezza di giocare nove ore di fila in strada con le scarpe con cui non dovresti giocare e tua madre che ti insegue..."
Le parole di Mariella e Riccardo Scirea
"Io ringrazio Sky, Federico Buffa che hanno voluto ricordare Gaetano. Il messaggio? Al di la dei grandi campioni ci suono uomini che hanno iniziato a calciare il pallone contro un muro. Bisogna che i ragazzi capiscano che i grandi idoli hanno una storia alle loro spalle", ha detto Mariella Scirea. "Credo che i ragazzi d'oggi abbiano bisogno di veri valori, credo che Gabriele, mio figlio, abbia un esempio da seguire, che è il nonno. Questo docufilm insegna i valori dello sport ma soprattutto della vita", ha spiegato Riccardo. "Zoff mi ha colpito con la sua testimonianza, con la stessa espressione di quando giocavano e di quando si andava a cena, con quegli occhi buoni di chi guardava un fratello minore. Abbiamo passato tanti bei momenti con la famiglia Zoff", ha detto ancora Mariella. "Gaetano viene raccontato da suo fratello e dai suoi amici che ancora adesso vivono a Cinisello Balsamo quando era ragazzino, e che io non avrei potuto raccontare. La mia storia è quella molto semplice che lui andava all'allenamento e non aveva la macchina e viveva insieme a Spinosi. Gaetano era giovane e seguiva Luciano e uscivano insieme. Non più i giovani di oggi che sono autonomi, prima c'era da fare la gavetta per arrivare a certi livelli", ha concluso Mariella.