Le migliori squadre europee nel 2017: ecco chi ha fatto più punti
CalcioTempo di bilanci a fine 2017 per il calcio europeo, vetrina che a un mese dal gong ha già delineato gerarchie quasi definite. Il saldo dei punti conquistati nei rispettivi campionati, bottino maturato nell'anno solare, riserva naturalmente la presenza di big dove non mancano squadre italiane
È sempre un’impresa classificare le migliori squadre per rendimento e valori oggettivi, soprattutto se circoscritte su larga scala. Immaginate di stilare una graduatoria definitiva addirittura in chiave continentale, magari considerando i cinque maggiori campionati europei. Ecco quindi che il parametro di riferimento diventa il bottino conquistato nelle rispettive competizioni nell’arco dell’anno solare, un 2017 che ha riservato conferme intoccabili nonché new entry dalla parabola ascendente. Non è un caso che alcune realtà d’eccezione si siano consacrate dalla Serie A, torneo votato alle nuove forze destinate a ribaltare le gerarchie d’Europa. Esponenti italiane a confronto con l’eccellenza del calcio continentale, tutte inserite nella top 20 di questo 2017.
20) LIONE: 60 punti in 35 partite
Ad aprire la nostra top 20 davanti a squadre dal rendimento positivo nel 2017 come Atalanta, Liverpool e Villarreal (59 punti) oltre a Nantes e Borussia Dortmund (58) figurano i francesi allenati da Bruno Génésio, ripartiti dal 4° posto nell’ultima Ligue 1. Archiviate le cessioni milionarie di Lacazette e Tolisso, partenze rincuorate dagli arrivi di Mariano Diaz e Bertrand Traoré, il Lione viaggia a buoni ritmi in Francia nonostante lo scivolone contro il Lille: il 3° posto attuale ribadisce la qualità a disposizione dell’OL, gruppo che convince pure in Europa a partire dal capitano Fekir (13 centri in stagione). Difficilmente complicheranno i piani del PSG, tuttavia i francesi mirano alla finalissima di Europa League in programma il 16 maggio nel proprio stadio.
19) MARSIGLIA: 63 punti in 34 partite
Sia in Francia sia nel bilancio dell’anno solare si fa preferire al Lione l’OM, attualmente 2° in classifica a ritoccare il 5° posto dello scorso campionato. Piazzamento quest’ultimo propiziato dai 20 gol di Gomis trasferitosi al Galatasaray, addio che non ha invece coinvolto Rudi Garcia: l’ex allenatore della Roma, da oltre un anno sulla panchina biancoceleste, ha piuttosto accolto favorevolmente gli acquisti di Thauvin, Mitroglou e Luiz Gustavo oltre al ritrovato Ocampos, pedine decisive per scalare le gerarchie in Ligue 1. Un torneo dove il Marsiglia ha inanellato 10 gare utili di fila, trend positivo anche in Europa League dove il passaggio del turno pare alla portata.
18) SIVIGLIA: 64 punti in 35 partite
In graduatoria trovano spazio anche gli andalusi di Berizzo, allenatore al centro delle cronache a causa della malattia che sta affrontando. In precedenza il Siviglia si è piazzato al 4° posto nell’ultima Liga agli ordini di Sampaoli, oggi ct dell’Argentina. Un traguardo in linea nella stagione corrente con la 5^ posizione a ribadire lo spessore del collettivo e dei nuovi acquisti: gli ex "italiani" Kjaer, Muriel e Banega, nuove frecce di un arco dalla buona mira anche in Champions League. Particolarmente efficace la punta Ben Yedder con 12 centri totali in stagione, miglior marcatore del Siviglia non nuovo ad imprese in Spagna così come in Europa.
17) VALENCIA: 65 punti in 36 partite
E pensare che l’ultima Liga aveva archiviato il 12° posto per il 2° anno di fila, parabola in caduta libera stravolta dall’avvento in panchina di Marcelino. Che rivoluzione al Mestalla tra filosofia, interpreti e soprattutto risultati: Valencia al 2° posto con 31 punti e 13 gare utili di fila, migliore partenza nella storia del club. Un merito da dividere tra il nuovo allenatore e i suoi uomini a partire da Simone Zaza, 9 reti sulle tracce del Pichichi Messi. Brillano anche volti noti in Serie A come Neto e Montoya, Murillo e Kondogbia senza dimenticare gli scatenati Rodrigo, Mina e Guedes. Ad oggi la rivelazione spagnola è l’unica seria antagonista del Barcellona appena frenato al Mestalla.
15) LAZIO: 65 punti in 33 partite
Identico rendimento del Valencia ma con tre gare in meno per i ragazzi di Simone Inzaghi, la prima italiana a irrompere tra le 20 squadre più redditizie in Europa nel 2017. L’ultima Serie A è andata in archivio con numeri eccellenti (70 punti e 74 gol segnati) in 5^ posizione, dati coerenti con il campionato in corso oltre all’ottima parentesi in Europa League. Impossibile non soffermarsi sul devastante Ciro Immobile, capocannoniere con 15 gol che lievitano a 19 nel bilancio totale: un centravanti già fondamentale nella Supercoppa vinta ai danni della Juventus, il primo trionfo da allenatore per Inzaghi che ha saputo valorizzare pure l’eccellente Luis Alberto. C’è gloria anche per i talentuosi Strakosha e Milinkovic-Savic.
15) MANCHESTER UNITED: 65 punti in 33 partite
Bottino analogo alla Lazio per gli uomini di Mourinho, reduci da una stagione senz’altro positiva. Se il 6° posto in Inghilterra pare deludente, il "piccolo Triplete" centrato dai Red Devils (Community Shield, EFL Cup e soprattutto Europa League) ha quantomeno garantito l’accesso diretto alla Champions dove gli inglesi marciano spediti. Tre le new entry onerose accolte in estate (Lukaku, Matic e Lindelof) oltre al ritrovato Ibrahimovic al netto dell’addio di una bandiera del club come Wayne Rooney, innesti che spingono lo United al 2° posto in Inghilterra alle spalle dell’invincibile Manchester City. Qualità da vendere in gruppo citando i vari Pogba, Martial e Mata, collettivo dai traguardi ambiziosi.
14) ARSENAL: 66 punti in 34 partite
Appena meglio dello United ci sono i Gunners di Wenger, ormai un totem nel club nonostante le feroci contestazioni della scorsa stagione. Annata che l’Arsenal ha chiuso al 5° posto pur sollevando la 13^ FA Cup nella storia, risultati seguiti dall’arrivo di innesti di qualità come Kolasinac e Lacazette. Proprio l’ex Lione, pagato 53 milioni di euro, rappresenta il miglior realizzatore in squadra con 7 reti davanti ai "soliti" Sanchez e Giroud. Inglesi attualmente in 4^ posizione in Premier League ma in ascesa con 3 vittorie di fila, filotto bissato in Europa League con l’agevole qualificazione ai sedicesimi di finale. Chissà se il vecchio Arsenio trascinerà il suo Arsenal all’ultimo atto della competizione.
13) INTER: 68 punti in 34 partite
Solo 32 punti nelle prime 20 gare del 2017, addirittura 36 in 14 incontri in questa Serie A. Più che evidente la metamorfosi della nuova Inter, creatura stravolta dalla nomina di Spalletti sulla panchina nerazzurra: dimenticata la scorsa stagione con il 7° posto, il mancato accesso all’Europa e la staffetta De Boer-Pioli, la società è intervenuta sul mercato con acquisti mirati (Borja Valero, Skriniar e Vecino) in attesa di scoprirne ulteriori (Karamoh, Dalbert e Cancelo). Intanto l’Inter viaggia imbattuta al 2° posto con 14 risultati utili consecutivi, striscia esaltante ovviamente propiziata dai gol (15) di un mostruoso Icardi. Che intesa con Perisic, altro protagonista insieme a una difesa ritrovata. I nerazzurri possono recitare un ruolo di primissimo piano in questa Serie A.
12) BAYERN MONACO: 72 punti in 31 partite
Il 27° titolo in Bundesliga, bilanciato dalla falsa partenza in questa stagione, ha comportato l’esonero di Carlo Ancelotti dopo il 3-0 in Champions rimediato a Parigi. Il ritorno in panchina di Heynckes ha quindi riportato equilibrio a una squadra che dal suo avvento ha collezionato solo vittorie (9 di fila) fino all’ultimo scivolone sul campo del 'Gladbach. Gli obiettivi ai nastri di partenza restano tuttavia intatti per i bavaresi in corsa su tutti i fronti, potenzialità manifestate in primis da un bomber esaltante come Lewandowski (18 centri in 20 gare totali). Se l’estate ha riservato i ritiri di Lahm e Xabi Alonso, la campagna acquisti ha rinforzato i bavaresi con i nomi di James, Rudy, Tolisso e Süle. Indubbiamente un gruppo dal valore enorme.
11) CHELSEA: 73 punti in 33 partite
Non potevano mancare i campioni d’Inghilterra in carica guidati da Antonio Conte, allenatore che ha regalato il 6° titolo in Premier ai Blues con il record di 30 vittorie in campionato. Solo sfiorato il double con il ko all’ultimo atto di FA Cup targato Arsenal, macchia che ha anticipato l’addio di un totem in squadra come John Terry dopo 22 anni e 713 presenze. Persino Conte ha sfiorato il divorzio in estate al termine di un mercato lontano dai suoi desideri, acquisti che tuttavia hanno portato a Stamford Bridge pedine come Morata, Bakayoko, Drinkwater, Rudiger e Zappacosta. I Blues occupano il 3° posto in Inghilterra e hanno già tagliato il primo traguardo in Champions League, competizione vinta nel 2012.
10) TOTTENHAM: 74 punti in 34 partite
Davanti al Chelsea nella nostra top 20 figurano i rivali londinesi degli Spurs, curiosamente preceduti proprio dalla squadra di Conte nell’ultima Premier League. A fare la differenza è il match disputato in più nel computo totale, d’altronde il Tottenham arranca in campionato con il 7° posto a quota 24 punti. Ormai un riferimento nel club dove allena dal 2014, Pochettino ha solo ritoccato la rosa nella finestra degli acquisti con Davinson Sanchez, Aurier e Llorente: la continuità resta il punto di forza della società a partire dal formidabile trio Eriksen-Alli-Kane, quest’ultimo macchina da gol con 16 centri in stagione. Se il cammino in Premier può avanzare riserve, il Tottenham ha sbaragliato Real Madrid e Borussia Dortmund nella fase a gironi di Champions League.
9) ATLETICO MADRID: 77 punti in 35 partite
Nessun titolo conquistato nel 2017 dai Colchoneros, tuttavia la squadra del Cholo Simeone trova conferme nella classifica tra le migliori d’Europa. Già in archivio il 3° posto nell’ultima Liga insieme alle due semifinali in Champions e Coppa del Re, l’Atletico Madrid è incappato nel blocco del mercato estivo "aggirato" attraverso operazioni chiuse per gennaio: pronti Vitolo e Diego Costa, figliol prodigo di ritorno nella formazione dove si consacrò fino al 2014. Farà coppia con Antoine Griezmann, il gioiello più brillante dell’Atletico accanto ai talentuosi Oblak, Koke, Saul e Carrasco. Certo è che il percorso tra campionato ed Europa non sta rendendo giustizia alle ultime stagioni del gruppo trascinato da Simeone.
8) MANCHESTER CITY: 79 punti in 33 partite
Solo un lontano ricordo l’ultima annata chiusa al 3° posto in campionato e senza trofei in bacheca, d’altronde i Citizens entusiasmano senza eguali in patria e in Europa. Prendete l’attuale Premier League, torneo dove la squadra di Guardiola è imbattuta e vanta la migliore partenza di sempre: 12 vittorie consecutive inanellate da fine agosto, addirittura 19 totali considerando tutte le competizioni. Già, perché gli inglesi volano a punteggio pieno in Champions senza passi falsi. Non manca nulla al club che in estate, eccezion fatta per Bernardo Silva, è intervenuto rinnovando la difesa a suon di milioni. Reparto che regge eccome di pari passo con i gol a grappoli dei vari Sterling e Gabriel Jesus, Aguero e Sané fino a De Bruyne. Questo Manchester City fa davvero paura.
7) ROMA: 80 punti in 33 partite
Citizens d’assalto, quindi, tuttavia nel bilancio complessivo del 2017 si fa preferire la Roma dal recente passaggio di testimone tra Spalletti e Di Francesco. La prima parte dell’anno ha archiviato il 2° posto a precedere il Napoli, il titolo di capocannoniere (29 gol) centrato da Dzeko e l’indimenticabile addio di Francesco Totti, autentica leggenda con 23 anni dedicati alla causa giallorossa. L’avvento in panchina di Eusebio, proveniente dal Sassuolo come Defrel e Pellegrini, è stato accompagnato da altri acquisti del ds Monchi come Schick, Kolarov, Karsdorp, Gonalons e Ünder. New entry che in stagione danno ragione alla società: Roma aggrappata al treno di testa in Serie A e pienamente in corsa in Champions League per il passaggio del turno.
6) MONACO: 82 punti in 34 partite
Nonostante gli ultimi 2 stop di fila, l’unica vera antagonista in Ligue 1 della corazzata PSG è lo formazione di Jardim campione di Francia in carica. Già, perché l’ultimo torneo sensazionale da 95 punti e 107 gol totali ha spezzato l’egemonia dei parigini titolati dal 2013. La squadra del Principato ha invece festeggiato l’8° alloro della propria storia, exploit da ricondurre ai ragazzini terribili guidati dall’allenatore portoghese applaudito pure in Champions League fino alle semifinali. In estate proprio i talenti di casa hanno riempito le casse monegasche: via Mbappé, Silva, Mendy e Bakayoko tra gli altri, addii che non hanno piuttosto coinvolto il ritrovato Falcao (15 gol in stagione). Monaco che occupa la 4^ posizione in campionato mentre ha già salutato la ribalta europea.
5) REAL MADRID: 83 punti in 36 partite
In zona podio nella nostra top 20 si piazzano i blancos di Zidane, campioni di Spagna in carica nonché vincitori della Champions League per la 2^ edizione di fila (la 3^ negli ultimi quattro anni). Naturalmente sontuoso Cristiano Ronaldo con 42 gol totali nella scorsa stagione, bottino invece in picchiata in quella attuale con 11 reti (8 in Champions e 2 nella Liga). Non è un caso che il Real Madrid stia faticando in Spagna come l’altra madrilena Atletico, entrambe in netto ritardo dalla capolista Barcellona. L’ultima sessione di mercato ha visto il Real privarsi di Morata e Danilo al netto degli acquisti votati alla linea verde (Hernandez e Ceballos), scelte che ancora non pagano nella Liga. Chissà che Zidane non riesca a ripetersi nuovamente in Europa.
4) JUVENTUS: 83 punti in 35 partite
Il record di 6 Scudetti consecutivi è già storia, primato centrato nello scorso campionato grazie all’ennesimo trionfo agli ordini di Allegri. Anche il 3° trionfo di fila in Coppa Italia sfata un tabù mai raggiunto, doppio exploit piuttosto macchiato dalla notte di Cardiff. La nuova Juventus è così ripartita dallo strapotere del proprio organico con qualche addio eccellente (Bonucci e Dani Alves su tutti) bilanciato dagli arrivi di Bernardeschi, Matuidi e Douglas Costa tra gli altri. Concessa la Supercoppa Italiana alla Lazio, i bianconeri marciano ai piani alti della classifica grazie ai gol della coppia Dybala-Higuain, 20 reti solo in Serie A, degno manifesto di una squadra abituata a vincere e intenzionata a ripetersi anche il prossimo maggio.
2) PSG: 89 punti in 34 partite
Secondo posto condiviso ex aequo, d’altronde i francesi e il Napoli marciano con gli stessi punti in altrettante gare nell’arco del 2017. Qualcuno potrà riservare obiezioni sulla caratura della Ligue 1, intanto il PSG si sta rifacendo con gli interessi dopo lo smacco nell’ultimo campionato riservato dal Monaco che ha interrotto una striscia di 4 titoli di fila. Imbattuti in campionato con 13 successi in 15 incontri disputati, i parigini di Unai Emery recitano un monologo in patria come in Europa grazie ad una rosa stellare. Cavani resta il centravanti dalle risorse infinite (23 centri in 20 partite complessive), Neymar l’ultimo big accolto in squadra a fronte di una spesa da 222 milioni di euro a spezzare qualsiasi record. Aggiungiamo all’elenco i vari Di Maria e Draxler, Mbappé e Verratti senza andare oltre: il PSG è chiamato a imporsi definitivamente in Champions League.
2) NAPOLI: 89 punti in 34 partite
L’italiana meglio classificata è la formazione di Sarri, capolista in Serie A dopo il 3° posto della scorsa stagione dai record centrati per punti (86), numero di vittorie (26) e sconfitte (4) oltre ai gol segnati (94) e il bottino esterno (43 punti). Numeri che hanno spinto la società a puntare su un gruppo consolidato, appena ritoccato dalle manovre estive e saldamente al comando del campionato. Tante conferme a partire dal tridente delle meraviglie Insigne-Mertens-Callejon, autentica intuizione di Sarri che convince per organizzazione e tasso tecnico. Reparti eccellenti con una difesa bunker, interpreti ideali e un calcio spettacolare destinato allo Scudetto. Gli scongiuri restano d’obbligo, tuttavia questo Napoli è attrezzato per sbaragliare la concorrenza.
1) BARCELLONA: 91 punti in 35 partite
Meglio di Napoli e PSG nel 2017 c’è solo il Barça, squadra che domina la Liga e che è uscita indenne dallo scontro diretto sul campo del Valencia. Archiviato l’ultimo campionato alle spalle del Real Madrid pur sollevando la loro 29^ Coppa del Re, i catalani hanno salutato Luis Enrique ripartendo da Ernesto Valverde. Un passaggio di testimone in panchina, novità riservate pure dal calciomercato estivo: ceduto Neymar a cifre folli, guadagno investito sull’oneroso Dembélé oltre ai vari Paulinho, Semedo e Deulofeu. In campo tuttavia chi strabilia è sempre Leo Messi: Scarpa d’Oro per la 4^ volta in carriera e fresco di rinnovo fino al 2021, la Pulga viaggia a quota 12 gol nella Liga verso il titolo di Pichichi. Nessuno come il Barcellona nel 2017 in Europa.