Termovalorizzatore di Copenaghen, si scia sulla spazzatura. La neve artificiale è made in Italy

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400 metri di pista per 400mila tonnellate di rifiuti all’anno: è Copenhill, la collina verde che sorge a 5 Km dal centro della capitale danese. Mentre in Italia ci si divide tra favorevoli e contrari, a Copenaghen l’inceneritore firmato da un archistar diventa un’attrazione sportiva. Anche un po’ nostra: è di Bergamo l’azienda che ha “posato” la pista da sci, fruibile tutto l'anno, sul tetto dell'impianto: inaugurazione nella primavera 2019. Le immagini esclusive del primo collaudo 

A Copenaghen, in centro città, precisamente a 5 chilometri da Radhuspladsen, la piazza principale della capitale, sorge Amager Bakke, rinominato anche Copenhill: una collina verde dentro la città ed anche uno dei termovalorizzatori tecnologicamente più avanzati del mondo, realizzato dal pluripremiato studio di architettura danese Biarke Ingels Group (BIG).

Un edificio mastodontico costato 660 milioni di dollari, ma anche un’opera d’arte, a cominciare dai pannelli geometrici in alluminio e vetro che rivestono completamente le pareti esterne. 

Per i danesi, Copenhill, rappresenta anche un ulteriore tassello che si inserisce nell’ambizioso progetto di proiettare Copenaghen nell’olimpo della sostenibilità come prima città del mondo a zero emissioni di carbonio. Un obiettivo che dovrebbe essere raggiunto nei prossimi sette anni.

Per raggiungere l’obiettivo del 2025, Copenaghen deve rimuovere 928.000 tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera. Grazie ad un modernissimo filtraggio mai utilizzato prima in Danimarca, il termovalorizzatore con due linee di combustione brucia in totale 70 tonnellate di rifiuti all’ora: in un anno, può trattare circa 400mila tonnellate di spazzatura, riducendo le emissioni del 99,5%. Insomma, l’incenerimento è quasi privo di inquinamento e utilizzare i rifiuti non riciclabili per creare energia e riscaldamento invece di ricorrere a petrolio, carbone e gas è una mossa intelligente e che fa bene all’ambiente.

Un unicum al mondo: alberi, parete di arrampicata e la pista da sci sul tetto

Copenhill avrà sentieri per fare trekking e parchi che si snodano nelle aree circostanti, una parete artificiale per arrampicata, che sarà la più alta del mondo con i suoi 85 metri di altezza, e soprattutto una pista da sci che si snoderà dal tetto alto 90 metri fino alla base del termovalorizzatore per circa 400 metri di lunghezza con una superficie sciabile di circa 10.000 metri quadrati.

La neve “sintetica” che parla italiano

Mentre in Italia si dibatte (ancora) sui termovalorizzatori, c’è qualcuno che è riuscito ad imporsi all’estero. E’ la Neveplast di Bergamo, fondata 20 anni fa dal papà Aldo, alla ricerca di una soluzione per far sciare i figli anche d’estate spendendo poco e senza spostarsi da casa. Saranno poi i figli Edoardo e Niccolò, ottimi sciatori, a farla diventare un'azienda leader mondiale nel campo delle piste da sci artificiali e che viene scelta, nel giugno del 2017, come partner per la realizzazione del progetto di Amager Bakke.

La neve tutto l’anno: per il progetto Copenhill, l’azienda di Bergamo ha inoltre studiato un prodotto “ad hoc” sviluppando una colorazione della pista che contiene 5 differenti sfumature di verde. Perché l’obiettivo dei committenti danesi - all’interno dell’ampia filosofia eco-friendly di cui sono promotori- è di rendere la pista sintetica il più possibile simile ad un prato naturale.

Tre piste, di cui una nera e uno skilift (nuovo): al via ad aprile 2019

Tre le piste da sci sulle quali si potrà sciare tutto l’anno. Una nera, per sciatori esperti che parte dalla sommità del tetto del termovalorizzatore e scende per una lunghezza di circa 180 metri (45% di pendenza), una blu per sciatori principianti e una pista verde, intermedia, per tutti i livelli che porta fino alla base dell’impianto.

La pista verde e quella blu, chiamate anche zona nursery saranno servite da 2 tapis roulant. Gli sciatori che invece vorranno concentrarsi solo sulla pista nera potranno utilizzare uno skilift che è già stato posizionato e che sarà il primo skilift nuovo montato in Danimarca. Fino ad oggi, infatti, le pochissime stazioni sciistiche danesi hanno utilizzato skilift usati acquistati in stazioni sciistiche fuori dal Paese.

Per gli sciatori e snowboarder c’è anche la possibilità di raggiungere direttamente il tetto del termovalorizzatore con un ascensore panoramico che attraversa l’edificio dall’interno con vista sull’impianto in lavorazione. 

Pochi giorni fa, il primo collaudo

Le piste da sci, considerate nella loro complessità, avranno una capacità di circa 150-200 sciatori. Lo scorso 22 novembre è stata collaudata la parte più bassa della pista, quella verde dedicata agli sciatori intermedi o poco esperti mentre le altre piste sono ancora in fase di completamento.

L'inaugurazione è prevista per la primavera del 2019, tra marzo e aprile. Il prezzo dello skipass non è ancora ufficiale, ma il costo giornaliero dovrebbe aggirarsi sulle 150 corone danesi, 20 euro.

Una collina in città per gli sciatori danesi che non hanno montagne

I danesi, che non hanno vere e proprie montagne sul loro territorio -la montagna più alta raggiunge infatti i 170 metri di altitudine- avranno finalmente dove sciare, e pure in centro città. La pista sarà infatti quella più lunga di tutto il Paese, praticabile tutto il tempo dell’anno, anche in piena estate.

Finalmente anche i danesi potranno sciare a casa loro. Sul tetto del termovalorizzatoreL’Italia, con i suoi 40 impianti potrebbe realizzare un comprensorio sciistico…