Malagò: "Penso e spero che Tavecchio si dimetta". Ma secondo fonti Sky non lo farà

Calcio
Giovanni Malagò e Carlo Tavecchio (fonte LaPresse)
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Il presidente del Coni in vista del Consiglio Federale (live su skysport.it dalle 11.00): "Penso e spero che Tavecchio di presenterà dimissionario". Ma secondo fonti Sky non lo farà

Sarà un lunedì caldissimo per il calcio italiano. Dopo la mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali e l'esonero di Gian Piero ventura, un nuovo Consiglio federale definirà il futuro dei vertici del calcio italiano. "Domani penso e spero che Tavecchio si presenterà dimissionario - ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò a 'Che tempo che fa' -. Secondo mie informazioni lo farà. Ma non è che se togliamo Tavecchio abbiamo risolto tutti i problemi, va riformato tutto il sistema, l'unica lega compatta è quella dei dilettanti ma non può sostenere tutto questo peso". Il nuovo ct della Nazionale potrebbe essere Carlo Ancelotti? "Conosco molto bene Ancelotti - risponde Malagò - e, per quello che lo conosco, non è disponibile a fare la stampella a nessuno".

"Ventura? Lo scelse Lippi"

Su Ventura, Malagò aggiunge: "Fu Marcello Lippi a scegliere Ventura come nuovo CT della Nazionale. Quando Conte decise di lasciare la nazionale si pose il problema di scegliere il nuovo CT. Tavecchio aveva pensato a Donadoni, ma era sotto contratto con il Bologna. C'era allora l'ipotesi Marcello Lippi che era disponibile a rientrare dalla Cina. Io e Tavecchio incontrammo Lippi a casa mia. Ci disse 'ci sto, ma per dare una mano a tutto il sistema del calcio italiano, per fare il coordinatore tecnico di tutte le nazionali'. Trovammo l'accordo, ci stringemmo anche la mano. Lippi fu un signore e la sua richiesta economica fu inferiore a quello che il presidente aveva preventivato di investire. Sul tavolo c'erano i nomi di Ventura, De Biasi, Montella e Spalletti. Lippi chiese di poter parlare con qualcuno di questi. Poi disse che la scelta migliore sarebbe stata Ventura, il quale fu contattato e contrattualizzato. Quando sfumò l'accordo con Lippi, per la norma che impediva di fargli un contratto per il ruolo del figlio, procuratore, Ventura ormai era sotto contratto, ma non aveva piu' il referente con cui doveva confrontarsi".

Tavecchio dimissionario. Anzi, no

Sono ore decisive per Carlo Tavecchio. Nel Consiglio Federale di questo lunedì potrebbero arrivare le sue dimissioni da presidente della Federcalcio Bisogna usare ancora il condizionale perché nonostante le dichiarazioni del presidente del Coni Malagòe lo strappo annunciato dal presidente della Lega Pro Gravina, non è ancora chiaro l'orientamento dei 6 consiglieri che rappresentano la Lega Nazionale dilettanti, storicamente legati a Tavecchio, il quale sta ancora valutando se dispone della maggioranza o meno. In caso di dimissioni si dovrebbe andare a elezioni entro 90 giorni. Tavecchio è presidente dall'11 agosto 2014 ed è stato confermato alla guida della Federazione lo scorso marzo. Dal 21 aprile è anche commissario della Lega di seria A.