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Pio Esposito dal ritiro dell'Italia a Coverciano: "L'Inter è un sogno che si realizza"

Nazionale

Tra i convocati del Ct Gattuso in vista delle sfide dalla Nazionale contro Estonia e Israele, valide per le qualificazioni al prossimo Mondiale, ci sono anche Pio Esposito e Giovanni Fabbian, rispettivamente da Inter e Bologna. "Inter un sogno che si realizza, ma serve grande equilibrio perché sta succedendo tutto in fretta" ha dichiarato Esposito. "La mia permanenza non è mai stata in dubbio". E Fabbian ha aggiunto: "Giocare per la Nazionale è sempre motivo d'orgoglio"

LE PAROLE DI GATTUSO IN CONFERENZA

Al via a Coverciano l'avventura della Nazionale targata Gennaro Gattuso. Tra i nuovi volti scelti dal Ct per rappresentare l'Italia in vista delle sfide contro Estonia e Israele, valide per le qualificazioni al prossimo Mondiale, ci sono anche Francesco Pio Esposito, vent'anni e quest'anno parte della rosa dell'Inter e Giovanni Fabbian, 22 anni, dal Bologna. Per entrambi si tratta della prima chiamata con la Nazionale maggiore dopo il percorso nelle giovanili, rinforzando il messaggio lanciato più volte dallo stesso Gattuso, ovvero investire sui giovani per costruire e raggiungere gli obiettivi prestabiliti, riportando l'Italia al Mondiale.

Pio Esposito: "Scamacca un modello, vorrei la fame di Lautaro"

"Sicuramente sta succedendo tutto molto velocemente" ha raccontato Esposito, alla prima chiamata con la Nazionale maggiore, in conferenza. "Sono molto contento di essere qui e dell'esordio con l'Inter, è un'emozione grandissima. Serve grande equilibrio perché sta succedendo tutto in fretta: questo è un momento molto positivo, ma nel calcio può cambiare tutto velocemente". E a chi gli chiede cosa significhi condividere il campo con Lautaro e Thuram risponde: "Non è uno sgomitare, ma un voler imparare sempre qualcosa da loro perché sono tra gli attaccanti più forti del momento. E' una opportunità. A Lautaro ruberei la fame, la cattiveria. Fa tutto sempre al 100% anche in allenamento. A Marcus la semplicità nel fare le cose, nel saltare l'uomo. Poi, un giocatore che mi è sempre piaciuto è certamente Scamacca, un attaccante per me ideale, completo". E sul mercato e la permanenza all'Inter ha aggiunto: "Mai stata in dubbio. Non ho mai avuto necessità di andare altrove. È un sogno che si realizza dopo la trafila nel settore giovanile. Chivu mi aveva detto delle sue intenzioni". Poi, anche una domanda sulle opportunità date ai giovani, in Italia e non: "All'estero hanno più coraggio? E' un dato oggettivo, vengono lanciati più giovani e più presto. Non so il motivo, ma è così". E, parlando sempre della Nazionale, anche qualche ricordo rievocato: "Ho sofferto da bambino quando vedevo l'Italia fuori dal Mondiale. Il ricordo più bello per me? Il gol di Balotelli contro la Germania". Infine, anche il commento a un pagaragone importante:  "L'accostamento con Ravanelli e Mandzukic? Mi ci rivedo…".

 

Fabbian: "Giocare per la Nazionale è sempre motivo d'orgoglio"

"L'umiltà è fondamentale, è un aspetto che mi piace sempre evidenziare". Così Giovanni Fabbian in conferenza stampa alla prima convocazione con la Nazionale maggiore, guidata da Gennaro Gattuso. "Giocare per la Nazionale è sempre motivo d'orgoglio. Io ho avuto anche la possibilità di giocare con le giovanili, ma è sempre un onore indossare l'azzurro". E, sempre sulle giovanili, il centrocampista ha parlato dello spazio concesso ai giovani in Serie A: "In Italia ci sono giovani come all'estero, l'importante è avere la possibilità di sbagliare e di riprovare". Sul ruolo ritagliato nel Bologna di Italiano, invece, ha chiarito: "L'importante per un calciatore è mettersi a disposizione, lo faccio al Bologna e qui in Nazionale". Infine, anche un passaggio extra calcio: "Sto facendo un percorso di economia con una università on-line. L'ho fatto principalmente per trovare qualcosa extra-calcio perché la carriera da calciatore non è lunghissima e dopo devi pensare ad altro".

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