Boca Juniors, Tevez: "Questo è il mio ultimo anno di contratto, ma potrebbe esserlo anche da calciatore"

Calcio

L'Apache attacca l'ormai ex allenatore del Boca: "Mi ha mancato di rispetto in più di un'occasione, ma sono stato calmo per il bene del club. Ha comprato Zarate solo per farmi fuori". Poi aggiunge: "Questo potrebbe essere il mio ultimo anno"

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Il 9 dicembre 2018 è stata una data che ha segnato tutto il calcio argentino. Sebbene il teatro fosse quello spagnolo del Santiago Bernabeu, il River Plate è entrato nella storia del futbol sudamericano, vincendo per 3-1 il SuperClasico di ritorno contro il Boca Juniors e trionfando così nella Copa Libertadores. La "sfida del secolo" l'ha definita più di qualcuno e con piena ragione: tifosi e giocatori biancorossi, infatti, non smettono di festeggiare, mentre chi sta dall'altra parte di Buenos Aires ripensa ancora con rammarico a quella finale. Tra questi c'è anche Carlitos Tevez. "È una ferita ancora aperta - ha detto l'Apache ai microfoni di Tyc Sports -. Un dolore che ancora non mi passa". Dopo quella sconfitta, il Boca ha deciso di effettuare una piccola rivoluzione, cambiando la guida tecnica. Schelotto è passato ai Los Angeles Galaxy di Ibra, con Alvaro a prendere il suo posto in panchina. Nonostante la separazione, però, Tevez ha ancora qualcosa da ridire contro il suo vecchio allenatore: "Se fosse rimasto lui, me ne sarei andato io - ha spiegato l'attaccante -. Ho subito tante volte mancanza di rispetto da parte sua. Ci siamo sempre parlati e detti le cose in faccia, ma per il bene del club sono rimasto calmo, pensando solo ad aiutare i miei compagni. Ho sempre combattuto per il posto in squadra, non sono mai arrivato in ritardo né ho mai reagito male. E per amore del Boca ho sopportato anche giocare solo cinque o dieci minuti, una cosa che in un'altra squadra non avrei mai tollerato". Un'altra mossa che all'ex Juve non è andata giù è stata l'acquisto di Mauro Zarate: "L'ha comprato solamente per far fuori me - ha aggiunto -. Vedi che è un giocatore è un idolo nel suo club e fai di tutto per sostituirlo. Prendi qualcuno per farlo giocare al suo posto e mi mandi subito in panchina. Si capisce che era un segnale nei miei confronti". Per sua fortuna, però, Schelotto è andato via. Ora a guidare gli Xeneizes c'è Gustavo Alfaro. "Sta cercando di restituirmi la gioca di giocare a calcio, di farmi sentire importante - ha affermato l'attaccante argentino, ammettendo che il momento del ritiro si sta avvicinando -. Credo che quest'anno potrei chiudere la mia carriera. È l'ultimo anno del contratto, ma potrebbe esserlo anche da calciatore a tutti gli effetti".