Dopo la doppietta al Liverpool, per i tifosi montenegrini è diventato il nuovo Savicevic, per quelli della fiorentina il nuovo Baggio. Paragoni importanti e quasi nostalgici per Stevan, look anni '80 e poche parole. GUARDA GLI HIGHLIGHTS GRATIS SU SKY.IT
I dolori del giovane Jovetic sono spariti. Il bambino è cresciuto. Tanto. Anche grazie ai consigli di Prandelli, utili per affrontare e superare un anno difficile. Dopo la doppietta al Liverpool, per i tifosi montenegrini è diventato il nuovo Savicevic, per quelli della Fiorentina il nuovo Baggio. Paragoni importanti e quasi nostalgici per Stevan. Forse per quel look un po' retro che fa molto anni Ottanta, quando Savicevic e Baggio erano stelle di un calcio diverso. Oggi in campo illumina Firenze con la classe e i gol, già sei in stagione. Fuori, timido com'è, dice poche parole. Ma importanti: "Io sto bene a Firenze e voglio rimanere qui". Ad esempio.
Respinte dunque le lusinghe di Real e Manchester. Una messaggio dolcissimo ai tifosi. Che ora da Jovetic si aspettano il regalo più grande: un gol alla Juve, per entrare davvero, a 20 anni non ancora compiuti, nella storia viola.
E ricevere i complimenti da uno che fenomeno lo è già. Diego all'età di Jovetic non era ancora esploso, ma poi ha mostrato a tutti la sua forza. In Italia, dopo un inizio folgorante e i 2 gol contro la Roma, ha rallentato per colpa dei muscoli. Ma adesso ha ritrovato tutte le energie. "Non sono fragile, anzi ora che sono tornato al cento per cento, ricomincerò pure a segnare" ha detto al Corriere dello Sport. La Juventus aspetta che mantenga la promessa. Per dimenticare Palermo. Per tornare a vincere. Non succede da 4 partite tra campionato e champions. Troppe per Ferrara. Troppe anche per Diego. E allora il duello con Jovetic diventa vitale. Sfida di gol e di tifo: per sostenerli sono in Italia le rispettive famiglie. Fidanzate comprese.
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Respinte dunque le lusinghe di Real e Manchester. Una messaggio dolcissimo ai tifosi. Che ora da Jovetic si aspettano il regalo più grande: un gol alla Juve, per entrare davvero, a 20 anni non ancora compiuti, nella storia viola.
E ricevere i complimenti da uno che fenomeno lo è già. Diego all'età di Jovetic non era ancora esploso, ma poi ha mostrato a tutti la sua forza. In Italia, dopo un inizio folgorante e i 2 gol contro la Roma, ha rallentato per colpa dei muscoli. Ma adesso ha ritrovato tutte le energie. "Non sono fragile, anzi ora che sono tornato al cento per cento, ricomincerò pure a segnare" ha detto al Corriere dello Sport. La Juventus aspetta che mantenga la promessa. Per dimenticare Palermo. Per tornare a vincere. Non succede da 4 partite tra campionato e champions. Troppe per Ferrara. Troppe anche per Diego. E allora il duello con Jovetic diventa vitale. Sfida di gol e di tifo: per sostenerli sono in Italia le rispettive famiglie. Fidanzate comprese.
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