Due turni a Maicon, salterà Juve-Inter. L'Inter fa ricorso

Calcio
Due giornate di squalifica a Maicon per gli insulti al guardalinee
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Il brasiliano è stato punito "per avere rivolto ad un assistente reiteratamente un'espressione ingiuriosa". Ventimila euro di multa alla Juve per i cori contro Balotelli e squalifica del campo scongiurata. Tre turni a Rinaudo e Cruz. I GOL DELL'INTER

Il giudice sportivo ha squalificato per 2 giornate Maicon, difensore dell'Inter. Il brasiliano è stato espulso sabato nel match che i nerazzurri hanno vinto 3-1 a Bologna. Maicon è stato punito "per avere, al 46° del secondo tempo, rivolto ad un Assistente reiteratamente un'espressione ingiuriosa". Secondo la decisione del giudice sportivo Maicon salterà le gare contro Fiorentina e Juventus. L'Inter però ha presentato ricorso contro la squalifica per due giornate inflitta a Maicon dopo l'espulsione durante la partita contro il Bologna di sabato scorso. Lo ha annunciato il club nerazzurro.

La Juventus è stata multata di 20.000 euro per i cori che i suoi sostenitori, durante la gara di domenica con l'Udinese, hanno indirizzato all'attaccante interista Mario Balotelli. Il giudice sportivo evidenzia oggi che i sostenitori bianconeri hanno "in quattro occasioni, nel corso della gara, rivolto cori insultanti e incitanti alla violenza nei confronti di un calciatore tesserato per altra Società". L'entità della sanzione è stata attenuata perchè la Juventus, attraverso lo speaker dello stadio, ha "concretamente operato onde prevenire tali deplorevoli comportamenti". Tra gli altri provvedimenti a carico delle società, ammenda di 15.000 euro per il Palermo. Alcuni tifosi rosanero, durante il derby di domenica con il Catania, hanno ripetutamente disturbato il portiere avversario "mediante l'utilizzo di una apparecchiatura laser". Multe anche per Sampdoria (7.000 euro), Atalanta (5.000), Fiorentina (3.000), Napoli (2.000), Inter (1.500) e Parma (1.500).

Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha inoltre squalificato per tre turni Cruz (Lazio) e Rinaudo (Napoli) con la prova televisiva. Il giudice spiega che "le immagini televisive documentano che "Cruz morsicava l'avambraccio proteso innanzi al suo volto ed il Rinaudo, a sua volta, con la mano destra afferrava e tirava i capelli dell'avversario, colpendolo nella zona temporale e, contestualmente, con il braccio sinistro, gli indirizzava un'energica manata al capo", anche se "le immagini televisive non consentono di accertare inequivocabilmente se l'intento sia stato, o meno, pienamente conseguito". L'episodio non veniva visto dall'arbitro che pero' "precisava che il calciatore Rinaudo, nell'immediatezza del fatto, gli aveva esibito un'escoriazione riscontrabile sul braccio destro, quale conseguenza del morso subito". "La natura "violenta" di tale reciproca condotta - scrive il giudice - non necessita di ulteriori approfondimenti in considerazione della palese intenzionalita' e potenzialita' lesiva degli atti compiuti dall'uno (il morso) e dall'altro (lo strappo ai capelli e le manate indirizzate alla testa)".
 
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