Milan, tentata estorsione ultras: Galliani testimone

Calcio
Adriano Galliani verrà ascoltato come testimone nel processo milanese
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L'ad rossonero citato come teste (il prossimo 23 febbraio) nel processo a carico di sette ultrà rossoneri accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla tentata estorsione, minacce e violenza. L'ALBUM DEL MILAN

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L'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani è stato citato come testimone nel processo milanese a carico di sette ultrà rossoneri accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla tentata estorsione, minacce e violenza, perché avrebbero chiesto, ricorrendo a intimidazioni nei confronti della società e dei suoi dirigenti, biglietti delle partite a prezzi stracciati o gratis.

La testimonianza di Galliani è prevista per il prossimo 23 febbraio davanti alla sesta sezione penale. Tra i sette imputati, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Paolino Ardia, Luca Ricci e Giovanni Adami, figura Giancarlo Lombardi, detto 'Sandokan', storico leader della curva sud milanista, mentre la società rossonera si è costituita parte civile nel procedimento. Nei mesi scorsi 3 imputati, tra cui Giovanni Capelli, detto 'Il Barone', altro storico capo della curva sud rossonera, erano stati prosciolti, poiché il gup nel rinviarli a giudizio aveva commesso un errore formale indicandoli nel provvedimento allo stesso tempo come prosciolti e rinviati a giudizio.

L'inchiesta coordinata dal pm di Milano Luca Poniz aveva portato a sette arresti nel maggio 2007 ed era nata anche in seguito a una denuncia presentata proprio dall'ad del Milan Galliani, il 17 maggio del 2007. Agli ultrà viene contestato, tra le altre cose, di aver lanciato torce in campo durante le partite Milan-Torino e Milan-Lille del dicembre 2006, proprio come gesti intimidatori per avere i biglietti dalla società.