LA FOTOGALLERY. L'ex fuoriclasse del Cagliari e della Nazionale festeggia il 7 novembre il suo compleanno. Tra uno scudetto, tanti gol e la carriera da dirigente, la storia di uno dei più grandi bomber del calcio italiano
Gigi Riva nasce il 7 novembre 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese. Dove inizia a giocare nell'oratorio del suo paese, prima di passare al Laveno e poi al Legnano in Serie C -
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Mentre giocava con i lombardi nella stagione 1962-1963, Riva fu notato dagli osservatori del Cagliari che militava in Serie B. A fine stagione fu ingaggiato dai rossoblù, con cui disputerà (unica sua squadra in A) 315 partite in 13 anni -
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Gigi con la maglia numero 11 sulle spalle segnò con i sardi 164 gol, di cui 156 in Serie A, vincendo tre volte il titolo di capocannoniere della massima serie-
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Una carriera con il Cagliari, in cui Riva rifiutò le avances dei grandi club (la Juve offrì per lui due miliardi di lire) e si tolse la soddisfazione prima di cogliere la promozione e poi nel 1969-1970 lo scudetto, il primo per una squadra a sud di Roma -
E a Cagliari si celebra l'anno dello scudetto con una via
Un titolo che fece impazzire la Sardegna e che fu conquistato da un gruppo solido e da un Riva strepitoso (capocannoniere con 21 gol) gestito al meglio dall'allenatore Manlio Scopigno, con cui Gigi instaurò un rapporto solido anche fuori dal campo -
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L'altro grande amore di Gigi è stata la maglia azzurra. Riva esordì, primo giocatore nella storia del Cagliari, il 27 giugno 1965 contro l'Ungheria in amichevole -
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Gigi giocherà in azzurro 42 volte, segnando 35 reti. Riva è il miglior realizzatore di tutti i tempi in Nazionale con una media-gol di 0.83 e con la maglia dell'Italia vincerà un Europeo nel 1968 -
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I ricordi di Riva in azzurro, oltre ai due gravi infortuni subiti (nel 1967 e nell'ottobre 1970) sono legati soprattutto a uno dei due Mondiali disputati da Gigi, quello di Messico '70 (l'altro fu Germania 1974) -
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L'attaccante del Cagliari giocò tutte le partite della Nazionale di Valcareggi in quell'edizione, segnando una doppietta nei quarti di finale contro i padroni di casa del Messico -
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E soprattutto una rete nella “partita del secolo” in semifinale contro la Germania. Anche se Gigi rimarrà famoso soprattutto per l'abbraccio con Rivera, dopo il gol del definitivo 4-3 per l'Italia-
La Partita del Secolo: Italia-Germania 4-3 fu 39 anni fa
Un Mondiale in cui in finale Riva potè sfidare il Brasile di Pelé. E con O'Rey l'attaccante si era già incontrato qualche anno prima, nel 1966 in una partita amichevole tra Santos e Cagliari -
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Un amore, quello tra Cagliari e il suo numero 11, interrotto solo da un grave infortunio muscolare rimediato nel febbraio 1976 e che mise fine alla carriera di quello che Gianni Brera aveva ribattezzato per la sua potenza "Rombo di Tuono" -
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Dopo il ritiro del 1976 Riva cominciò la sua “seconda” vita. Fondò una scuola calcio e nel 1986-1987 divenne per un breve periodo presidente del Cagliari -
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Nel 1990 venne nominato dirigente accompagnatore della Nazionale. Con questo ruolo prima e quello di team manager poi Riva ha lavorato per 23 anni. Fondamentale il suo carisma e le sue doti umane per la gestione di giocatori “turbolenti” come Cassano -
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Da team manager "Rombo di Tuono" riuscì a vincere nel 2006 quel titolo mondiale che gli era sfuggito da giocatore svolgendo un ruolo fondamentale in un gruppo molto stressato per le vicende di Calciopoli -
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Negli anni post carriera sono arrivati anche gli omaggi del mondo del calcio. Prima di tutto quello del suo Cagliari, che il 9 febbraio 2005 in occasione della partita dell'Italia contro la Russia, ha ritirato l'11 indossato da Riva per 13 anni -
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Un'avventura in azzurro a cui Riva ha messo fine nel 2013 dimettendosi dai ruoli che ricopriva in Nazionale, dopo 48 anni dall'esordio contro l'Ungheria -
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