Thailandia, salvi i 12 giovani calciatori dispersi nella grotta

Calcio
Le operazioni di salvataggio in Thailandia (foto LaPresse)
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"Li abbiamo trovati, sono tutti vivi". Con queste parole il governatore della provincia di Chiang Rai mette fine a una storia che ha lasciato il mondo con il fiato sospeso. Una squadra di calcio, composta da 12 ragazzi e un allenatore, è stata ritrovata in una grotta: il gruppo era intrappolato da 10 giorni

LE RICERCHE DEI DISPERSI

Sono stati trovati vivi e in buone condizioni i dodici ragazzi dispersi con il loro allenatore in una grotta della Thailandia dal 23 giugno. A dare la notizia è stato Narongsak Osatanakorn, il governatore della provincia di Chiang Rai, che ha diretto le operazioni di soccorso: "Li abbiamo trovati, sono tutti vivi, ci prenderemo cura di loro fino a quando potranno spostarsi". Il gruppo di giovani, componenti di una squadra di calcio, era intrappolato in una grotta a 400 metri dalla cavità di "Pattaya Beach", rimasta asciutta durante le inondazioni, e apparentemente non si sono mossi da lì per tutta la durata della loro scomparsa (in totale 10 giorni). I soccorritori avevano identificato l'area come l'unica possibile via di salvezza per i dispersi, di cui non si avevano notizie ormai da nove giorni.

Le operazioni di salvataggio

I soccorritori hanno avuto un contatto con i dispersi dopo aver stabilito una base all'interno del complesso reticolato di grotte sotterranee. Nei giorni scorsi anche Papa Francesco aveva ricordato la tragica vicenda dei ragazzini e pregato per loro. I dispersi, tutti tra gli 11 e i 16 anni, si erano avventurati nella grotta di Tham Luang, a nord della Thailandia, al confine con la Birmania e il Laos, la sera del 23 giugno, dopo l'allenamento. Ma sono stati bloccati dalle forti piogge monsoniche. I sommozzatori sono avanzati ulteriormente verso il luogo dove si trovava il gruppo grazie a delle bombole di ossigeno piazzate lungo le pareti del tunnel. In questo modo i sub, costretti ad avanzare nei canali melmosi, praticamente senza visibilità, sono riusciti a restare all'interno più a lungo. "Non ci fermeremo fino a quando non li avremo trovati", aveva dichiarato l'ammiraglio Apakorn Yookongkaew. Oltre ai mille militari impegnati nelle ricerche, si erano aggiunte squadre di esperti stranieri, tra cui 30 soldati americani. Nei giorni scorsi la polizia aveva fatto cadere, da un pozzo scavato nel fianco della montagna, pacchetti di sussistenza nelle grotte, con cibo, bevande, un telefono, una torcia, candele, un accendino e una mappa delle caverne.