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Kokorin e Mamaev, la galera costa cara: 400 rubli al giorno per palestra e doccia extra

Calcio

I due calciatori alla sbarra per aver picchiato un alto funzionario del Ministero del Commercio russo: 2 mesi di carcere preventivo prima del processo. Hanno chiesto allenamenti in palestra e doccia extra: dovranno pagare circa 50 euro al giorno

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Chiusi nella sezione 2 del carcere di nel carcere di Butyrka, a Mosca. Lì fino all’8 dicembre in regime di carcere preventivo. Ieri stelle del calcio russo oggi galeotti, tutto per quei bicchieri di troppo e per quell’aggressione in un bar a un alto funzionario del Ministero del Commercio russo Denis Pak. Ripercussioni per Alexandr Kokorin e Pável Mamáev, autori del pestaggio? Tantissime: sulle loro vite in primis, sulla loro immagine ma anche sulla rispettiva carriera nel mondo del calcio. In attesa del giudizio definitivo i mesi di carcere sono due, decisione dei giudici, che hanno rifiutato la liberà vigilata o l’uscita su cauzione. La prospettiva, a questo punto, è una sola: rimanere a Butyrka e sperare in un esito positivo del processo.

Palestra e doccia

Nel frattempo c’è la vita quotidiana che deve andare avanti, compreso l’allenamento necessario per uno sportivo professionista. Come riporta in Spagna As i due calciatori hanno fatto richiesta di allenarsi, per non perdere quella forma fisica necessaria nel loro lavoro. Ma c’è un evidente problema: le regole di Butyrka non lo permettono. Stando all’istituto i prigionieri possono infatti accedere alla palestra per massimo un’ora al giorno e, altro guaio non da poco, la doccia è permessa una sola volta la settimana. Soluzione? Pagare: quei soldi che certo non mancano al duo Kokorin-Mamaev e che sborseranno circa 400 rubli (sui cinquanta euro) al giorno per allenarsi e lavarsi come confermato alla stampa locale da Iván Mélnikov, segretario della commissione per i diritti dei carcerati.

Zenit e Krasnodar

Allenarsi, sì. Ma a che scopo? Una volta chiusa (e se si chiuderà a breve) la vicenda, cosa ne sarà dei contratti dei due giocatoti? Lo Zenit, squadra di Kokorin, non ha ancora specificato quale sarà la punizione verso il suo attaccante. "Siamo indignati e aspettiamo le indagini delle autorità competenti. Ci vergogniamo per quanto accaduto. Ci sarà una punizione per il giocatore”. Ma intanto la sua maglia non è più in vendita in nessuno store ufficiale e la sua immagine è stata cancellata dai canali Youtube della squadra. Il Krasnodar di Mamaev, al contrario, ci è andato molto più pesante, specificando che il contratto del giocatore verrà rescisso a qualsiasi costo: "Ciò che abbiamo visto nel video è oltraggioso, stiamo studiando le modalità per rompere l’accordo". Per Pável, allora, allenamento doppio: una volta fuori da Butyrka dovrà cercarsi una nuova squadra.