L’aneddoto raccontato dal croato a France Football. Era il gennaio del 2016: “Se te lo dice uno con la sua personalità e la sua storia allora inizi a crederci per davvero”
Modric passerà alla storia come il calciatore capace di spezzare il dominio di Cristiano Ronaldo e Messi: cinque Palloni d’Oro per il portoghese, cinque per l’argentino e ora uno tutto croato per chi in Russia ha sfiorato un’impresa epica. Luka Modric guarda ora tutti dall’alto, come la sua testa quando gioca il pallone, come la sua classe e come il suo talento. In bacheca, tra le altre, una Liga e quattro Champions League: pedina fondamentale prima di Ancelotti con la decima del 2014 e poi di Zidane, altro ex Pallone d’Oro nato dal Mondiale, quello del 1998, e che quasi tre anni fa guardò nella sfera di cristallo profetizzando il nome di Modric come quello di calciatore più forte al mondo.
"Mi chiamò nel suo ufficio e…"
L’aneddoto lo ha raccontato lo stesso Luka Modric a France Football, poco dopo la premiazione: “Quando Zizou diventò allenatore del Real (era il gennaio del 2016, ndr) mi chiamò nel suo ufficio dopo un allenamento. Mi disse cosa si aspettava da me. Pensava fossi un giocatore importante e che un giorno avrei vinto il Pallone d’Oro. E se te lo dice uno con la sua personalità e la sua storia inizi a pensarlo per davvero”. Ora il sogno è diventato realtà: “Zidane mi considerava uno tranquillo e un po’ timido. Voleva che io diventassi uno dei protagonisti della squadra, in un’epoca in cui abbiamo giocato a calcio veramente bene. Le sue parole mi aiutarono a dare il meglio. Ed è grazie a lui che ho iniziato a credere a tutto questo”.