River Plate Boca, evacuata la Bombonera ma l'allarme bomba era falso

Calcio
(foto Boca en Radio)

Tensione allo stadio del Boca Juniors a poche ore dalla partenza per Madrid, dove si giocherà il tormentato ritorno della finale di Coppa Libertadores contro il River Plate. Impianto evacuato intorno alle 16 argentine. Verifiche della polizia, ma l'allarme era un falso

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I dipendenti che hanno lavorato martedì allo stadio del Boca Juniors, e i tifosi presenti per incitare la squadra a poche ore dalla partenza per Madrid, dove si giocherà la tanto attesa finale di ritorno di Coppa Libertadores contro il River Plate, sono stati evacuati intorno alle 16 argentine per un allarme bomba. Attimi di tensione, ma si è trattato solo di un falso allarme. La brigata antiesplosivi della Polizia Federale è arrivata nell’immediatezza per verificare la situazione all’interno del terreno di gioco. Gli artificieri hanno messo in sicurezza la zona e cominciato a perlustrare la zona. Dopo qualche ora, la conferma: un falso. Sarà stato un ulteriore gesto destabilizzante per la squadra di Tevez e compagni? Nella mattinata di martedì la squadra di Guillermo Barros Schelotto ha svolto il suo ultimo allenamento prima di partire per la Spagna. Il Boca ha diffuso poi la lista dei 24 convocati per l’importante trasferta: importante il ritorno Cristian Pavon, che ha recuperato da uno strappo. Al suo arrivo in Spagna, il Boca si allenerà alla Ciudad del Futbol, a Las Rozas: il centro sportivo della Federazione spagnola.

Un arrestato per i disordini

Intanto a poco più di una settimana dall’attacco al bus del Boca Juniors, che stava accompagnando i giocatori al Monumental per la finale di ritorno di Libertadores, secondo i quotidiani sportivi argentini la Polizia ha arrestato una persona accusata di aver partecipato agli episodi che hanno provocato la sospensione della finale e il cambio di sede a Madrid. L'arresto è arrivato dopo le prime indagini e l’analisi delle immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona. L’uomo è imputato per "danno aggravato e lesioni intenzionali dolose". Le indagini però continuano.