Il centrocampista croato, ancora fresco di Pallone d'Oro, torna sul premio durante un'intervista a GQ Magazine: "Finalmente la gente ha capito che il calcio non è solo gol, gol e gol. C’è voluto tanto per arrivare fin qui, ho vinto tre Champions consecutive e sono arrivato in finale al Mondiale. Ma nessuno mi ha mai regalato qualcosa"
Parigi lo ha fatto accomodare su quel trono che, per ben dieci anni consecutivi, è sempre stato occupato dai soliti due. Dopo il duopolio Messi-Ronaldo, il Pallone d’Oro è finito nelle mani di Luka Modric. Un sogno cullato fin da bambino, un’ assegnazione che farà storia a modo suo. Perché non ha vinto chi ha fatto più gol o chi ha alzato più trofei. Il centrocampista croato ha portato a casa la terza Champions consecutiva e ha sfiorato il trionfo mondiale in Russia, fermandosi sul più bello. Ma a vincere il premio più ambito da tutti i calciatori non è stato Varane, tanto per fare l’esempio di uno che ha vinto tutto quello che poteva sperare di vincere: “Questo riconoscimento significa che altre persone hanno capito che il calcio non è solo gol, gol e gol”.
“Ho dovuto vincere tanto per arrivare fin qui”
Lo ha detto proprio il centrocampista del Real Madrid ai microfoni di GQ Magazine, la rivista di moda e cultura che lo ha premiato come atleta dell’anno: “E’ bello saper di aver vinto questo trofeo senza che qualcuno ti abbia regalato qualcosa – ha continuato Modric – il mio è stato un percorso lungo e duro, ma è proprio questo che mi rende felice. Tutti questi premi, da quello Fifa al Pallone d’Oro, sono ancora più belli nel momento in cui sei consapevole che hai fatto tutto da solo. C’è voluto tanto, ho dovuto vincere molto. Tre Champions consecutive con il Real e la finale Mondiale conquistata con un paese piccolo come la Croazia. Un qualcosa di impensabile. Tutto quello che ho l’ho ottenuto con il lavoro”. Due gol e otto assist il bottino della passata stagione per Modric con la maglia del Real Madrid, considerando tutte le competizioni. Un numero che non si avvicina lontanamente a quelli di Ronaldo o Griezmann, che comunque gli sono arrivati dietro nella speciale classifica redatta da oltre 170 giornalisti di tutto il mondo. Perché, in fin dei conti, il gol è solamente la fase conclusiva del calcio. Prima c’è tutto il resto e Luka Modric lo sa fare molto bene.