Segnato dalle papere nell'ultima finale di Champions, l'ex portiere del Liverpool ha provato a riprendersi ripartendo dal campionato turco. L'ennesimo errore nell'ultima partita, però, ha fatto perdere la pazienza anche all'allenatore del Besiktas, che sospetta esista un problema psicologico da risolvere
Dopo quella notte, Loris Karius non è stato più lo stesso. Segnato per sempre dalle papere nella finale di Champions contro il Real Madrid, l’ex portiere del Liverpool ha provato a riprendersi allontanandosi dai riflettori di Anfield e ripartendo dalla Turchia. Niente da fare: dopo alcune premesse non esattamente incoraggianti (leggi papere in precampionato), anche il Besiktas inizia a dubitare delle possibilità di far tornare il 25enne portiere tedesco quello che aveva convinto i Reds (Klopp in particolare) a scommettere su di lui.
L’ultimo grave errore, che sabato sera stava costando altri due punti al Besiktas (solo grazie a un gol di Kagawa allo scadere i bianconeri hanno portato a casa la vittoria contro il Konyaspor, un 3-2 che altrimenti sarebbe stato un pareggio proprio a causa di Karius), ha mandato su tutte le furie l’allenatore, Senol Gunes, che si è sfogato con toni molto duri, riportati dal Sun. “C’è qualcosa che non va in lui”, la frase catturata dal tabloid inglese attorno a cui gira tutto. Concetto che apre più di un sospetto sul fatto che la mazzata psicologica di quella maledetta serata di Kiev sia qualcosa che ha segnato nel profondo il giocatore, e che, forse, sia tutta una questione mentale prima che tecnica.