Sui media spagnoli l'intervento di diversi medici. Per alcuni, pur con grande cautela, Iker potrebbe ritornare in campo. Pessimista Juan Antonio Corbalán, cardiologo di fama mondiale: "Proseguirà con una vita normale ma non giocherà più". Intanto la moglie Sara sui social...
Il grande spavento, il ricovero d'urgenza al CUF Porto Hospital, i messaggi sul web del mondo dello sport e, poi, quella foto con un pollice alto che rassicura tutti: "Qui è tutto sotto controllo. Grazie a per i messaggi e per l’affetto". Ma, ora che il portierone spagnolo è fuori pericolo, la domanda inevitabile è se potrà continuare a giocare a calcio o se la sua carriera dovrà chiudersi prima del tempo. Uno dei primi commenti circa questo interrogativo era arrivato direttamente da Nelson Puga, capo dello staff medico del Porto: "Iker potrebbe superare il suo attacco cardiaco senza conseguenze - aveva detto a Porto Canal, come riportato da Marca -, ma è troppo presto per parlare del suo futuro nel calcio. Dipenderà dal recupero e dalla sua volontà. Con molta calma si deciderà se continuare a giocare o meno".
Ritorno o no?
Dunque, gli altri commenti medici rilasciati ai vari media spagnoli sono stati diversi, e tutti improntati alla grande cautela. Casillas tornerà a giocare a calcio fino e oltre i quarant'anni come recitava l'ultimo contratto siglato col Porto? Ad As ha parlato il dottor José González: "Dobbiamo aspettare l'evoluzione e tutti i rigorosi test medici, al fine che la funzione cardiaca ritorni alla normalità completa, allora Casillas potrebbe avere la possibilità di tornare a giocare". Decisamente più pessimista Juan Antonio Corbalán, ex giocatore di basket e ora cardiologo di fama internazionale: "No, non si può giocare a calcio con uno stent coronarico, tanto meno un portiere - ha detto alla TVE, come riportato da As -. Iker proseguirà con una vita normale ma non praticherà più sport professionistici". Altro commento, invece, è quello del cardiologo José Calabuig all'emittente radio Cadena SER: "Fisicamente, se quell'arteria non ha lasciato segni sul muscolo, tutto si potrebbe ristabilire. In tre o sei mesi si potrà vedere l'evoluzione della situazione. Se tutto va come sperato allora potrebbe perfettamente riprendere il proprio lavoro".
Il messaggio di Sara
Tanti dubbi e grande cautela da parte di tutti. Casillas - come ha riferito Carlo Cutropia, rappresentante del Porto - rimarrà per altri tre giorni in ospedale, circondato dall'affetto della sua famiglia, insieme alla moglie. Sui social, proprio Sara Carbonero, compagna dello spagnolo e nota giornalista, ha postato un messaggio di grande affetto: "Fortunatamente, tutto si è risolto solo con un grande spavento - ha scritto su Instagram condividendo due foto, una vicino al marito Iker e l'altra mano nella mano -. Grazie a tutti per le tante manifestazioni di affetto e di preoccupazione. Come mi ha ricordato oggi una buona amica, la vita ha questo strano modo di ricordarci di celebrare ogni suo battito".