Jorginho ma non solo: tutte le maglie dei calciatori con i cognomi sbagliati. FOTO
Sta facendo il giro del web la maglia dal cognome storpiato di Jorginho, tra i protagonisti della finale di Supercoppa Europea giocata a Istanbul tra Liverpool e Chelsea. Si tratta dell'ultimo caso dei calciatori scesi in campo con una divisa rivedibile: colpa di magazzinieri distratti e di nomi proibitivi
JORGHINO?? ERRORE SULLA MAGLIA IN SUPERCOPPA. VIDEO
Sta facendo il giro del web la maglia dal cognome storpiato di Jorginho, in gol dal dischetto nella sfortunata finale di Supercoppa Europea persa ai rigori contro il Liverpool. Si tratta dell'ultimo caso dei calciatori scesi in campo con una divisa rivedibile: colpa di magazzinieri distratti e di nomi proibitivi
La maglia numero 5 di Jorginho inquadrata negli spogliatoi nel pre-partita della finale di Supercoppa Europea rivela una curiosa gaffe: la lettera "H" è al posto sbagliato. Il centrocampista diventa "Jorghino" e sarà così per tutta la serata
Jorginho, nome sbagliato sulla maglia e gol in Supercoppa
ZLATAN IBRAHIMOVIC. Doppietta al Toronto FC, spettacolo da vendere con i suoi Galaxy e… una maglia dal cognome sbagliato. Ebbene sì, è successo anche a Re Ibra nella Major League Soccer statunitense. Una svista imperdonabile quella dello staff californiano: ora la maglia "Irbahimovic" è diventata virale
Ibra diventa "Irba"... gaffe sulla maglia
HAKAN CALHANOGLU. La scorsa estate, in occasione della presentazione delle nuove maglie, fu invece il Milan a scivolare sul cognome del centrocampista turco. Effettivamente la pronuncia trascritta sarebbe corretta, peccato che la 'H' fosse davvero fuori posto
WOJCIECH SZCZESNY. Non sarà il primo polacco dal cognome proibitivo che incontreremo: Allegri aveva ammesso tutte le sue difficoltà nel trascrivere correttamente Szczesny, ostacolo incontrato pure dalla Juventus nell’estate 2017 durante la tournée americana
MARKO ARNAUTOVIC. Austriaco di padre serbo, ex interista nonché attuale attaccante del West Ham che pagò oltre 20 milioni di euro per strapparlo allo Stoke City. Pure il carattere è fumantino, ecco perché la sua maglia "Arnoutovic" nel dicembre 2017 probabilmente non l’avrà reso contento
STEVEN GERRARD. Il caso "Irbahimovic" non è isolato nella MLS e soprattutto in casa Galaxy: guardate come riuscirono a storpiarne il cognome durante l’ultima parentesi in carriera della leggenda dei Reds. Una 'R' fuori posto e il danno è fatto
MARIO BALOTELLI. Autogol del club d’appartenenza che coinvolse anche Super Mario ai tempi del Liverpool: nel marzo 2015 la maglia esibita dai social nello spogliatoio dei Reds lo ribattezzava "Ballotelli". E dopo quella gara contro il Burnley twittò: "Non piaccio a qualcuno". Evidentemente al magazziniere
GERARD DEULOFEU. Non era andata meglio all’attaccante spagnolo, colpo estivo dell’Everton nell’estate 2013: provate a guardare come venne stampato il suo cognome insieme a quelli degli altri nuovi acquisti dei Toffees. Ebbene sì, c’è scritto proprio "Deufoleu"
JAMES MCCLEAN. Sviste sulle casacche che non sono mancate in Inghilterra: prendete l’attuale centrocampista irlandese dello Stoke City che, ai tempi del Sunderland e di fronte a Ramsey, entrò in scena con una 'C' in meno sulle proprie spalle
CHANCEL MBEMBA. All’appello s’iscrive anche il difensore congolese direttamente dall’esperienza al Newcastle: uno scioglilingua fatale per il magazziniere dei Magpies, letteralmente inciampato sul cognome del giocatore di proprietà del Porto
CHRIS WONDOLOWSKI. Origini polacche e un cognome non facile per il 36enne attaccante statunitense, bandiera dei San José Earthquakes. Perché sbagliarne la scrittura proprio in Nazionale? Una gaffa risalente al 2013 nella Gold Cup
SABRI SARIOGLU. Un monumento al Galatasaray con 16 anni trascorsi in prima squadra, beniamino della tifoseria e un nome tutto sommato semplice da riportare sulla maglia. Provate a ricordarlo al club turco, d’altronde invertire la 'B' e la 'R' non è da tutti
RADAMEL FALCAO. Dal Liverpool al Manchester United il passo è breve: un tifoso ricevette una nuova maglia dell’attaccante colombiano, divisa impacchettata ma da rispedire al mittente. Già, perché il cognome durante il viaggio era diventato "Flacao"
ANDERSON. Poca fortuna in Italia alla Fiorentina per il centrocampista brasiliano, oggi 31enne impegnato in Turchia eppure dall’ottima parentesi al Manchester United. Ebbene, i Red Devils riuscirono nell’impresa di apostrofarlo "Andesron" sulla maglia nel 2012 contro l’Everton
OLE GUNNAR SOLSKJAER. Attualmente allenatore dello United, il cognome norvegese può diventare proibitivo per qualsiasi magazziniere. Facile quindi invertire un paio di lettere nella stampa della divisa
DAVID BENTLEY, DAVID BECKHAM. Imperdonabili invece i refusi che coinvolsero i due inglesissimi David: passi l’ex Blackburn, ma come sbagliare il cognome di uno dei giocatori più iconici del calcio di Sua Maestà?
TOMASZ KUSZCZAK. D’accordo, la lingua polacca può creare difficoltà non solo alle nostre latitudini. Però effettivamente "Zuszczak" non deve aver fatto piacere all’ex portiere del Manchester United rimasto svincolato dal Birmingham
JAVIER MASCHERANO. Attualmente ricoperto d’oro in Cina, il difensore e centrocampista argentino trovò fortuna in Europa proprio in Premier League. Prima West Ham e poi Liverpool, ma al Jefecito capitò di smarrire una 'H' sulla propria maglia: meglio facilitare i telecronisti sulla pronuncia corretta
ROQUE SANTA CRUZ. Non si è ancora ritirato il 37enne centravanti paraguayano, impegnato in patria nell’Olimpia e dalla lunga carriera in Europa. Probabilmente non dimenticherà la parentesi al Blackburn per ovvi e discutibili motivi anagrafici
SOFIANE FEGHOULI. In archivio l’avventura al Valencia per il jolly offensivo algerino, tuttavia sbagliarne il cognome in occasione della presentazione ufficiale significa partire con il piede sbagliato
MODOU SOUGOU. Assonanza insidiosa nel caso dell’attaccante senegalese ai tempi del Marsiglia: perché non regalargli una rima direttamente sulla maglia di gara?
JAVIER ZANETTI. Errori all’estero ma non solo, d’altronde a farne le spese fu pure lo storico capitano dell’Inter: le telecamere di Sky nello spogliatoio mostrarono il grave errore sulla maglia di Zanetti, immediatamente cambiata e figuraccia scongiurata
ROMANO PERTICONE. Magari non particolarmente conosciuto in Serie A, certo è che la gaffe sulla divisa dell’allora difensore del Livorno ammette poche repliche. E non si trattò dell’unica nel match contro il Milan del 2009…
ANTONIO CANDREVA. Già, perché il magazziniere del Livorno la face grossa sbagliando pure il cognome del giovanissimo centrocampista romano. Via la 'N' e la gaffe (doppia) è fatta