Torna l'incertezza sulla Serie C. Il Consiglio di Garanzia del Coni ha accolto il ricorso dell'Audace Cerignola: sono dunque ora 61 le squadre ammesse al prossimo campionato. Figc intenzionata a ricorrere al Tar dopo la lettura delle motivazioni della sentenza
Torna l'incertezza sui calendario del calcio italiano, e questa volta ad essere coinvolta è la serie C. Il Collegio di Garanzia del Coni ha accolto entrambi i ricorsi promossi dall'Audace Cerignola contro il mancato ripescaggio, riammettando dunque il club pugliese al campionato che ha già stilato i suoi gironi e il suo calendario, e che ora diventa a 61 squadre complessive. La Figc è al momento intenzionata a ricorrere al Tar contro una decisione che rimescola tutte le carte. Con una nota il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli fa sapere: "io rispetto le istituzioni e quindi rispetto la decisione del Collegio di Garanzia del Coni. Ogni ulteriore valutazione è rinviata a dopo la lettura della motivazione". In un primo momento, pur avendo vinto i playoff di Serie D era stata esclusa dai ripescaggi per problemi di mancata messa a norma dello stadio 'Monterisi'. Ciò aveva mandato su tutte le furie il patron dell'Audace, Michele Grieco, e suo figlio Nicola, che è il presidente della squadra, che avevano minacciato una denuncia penale nei confronti del presidente della Figc, Gabriele Gravina, e della Lega Pro, Francesco Ghirelli, "per abuso d'ufficio". I due avevano anche sottolineato di aver già presentato la fidejussione a garanzia dell'iscrizione al nuovo campionato, e citato il caso di un'altra squadra pugliese, il Bisceglie, riammesso in C nonostante, sostenevano a Cerignola, avesse analoghi problemi d'impianto.