Si è spento all'età di 62 anni uno degli eroi del Mondiale '86, vinto con l'Argentina. Difensore roccioso, proprio un suo gol aprì la finale contro la Germania; poi la decisione di restare in campo nonostante una spalla lussata. Sui social, il saluto di Maradona: "Quelli che hanno goduto della tua amicizia non ti dimenticheranno mai"
L'Argentina piange uno dei suoi eroi del Mondiale 1986. È morto, all'età di 62 anni, José Luis Brown, per tutti "Tata", difensore dell’Albiceleste campione del mondo nell'86: proprio un suo gol aprì le marcature della finale vinta per 3-2 contro la Germania Ovest. Da tempo lottava con il morbo di Alzheimer. Tra i primi a salutarlo, Diego Armando Maradona, che su Facebook ha scritto: “Ancora non ci posso credere, perché sei sempre stato un toro. Ci mancherai molto, Tata. Non sai quanto mi dispiace, fratello. Quelli che hanno goduto della tua amicizia non ti dimenticheranno mai”.
In carriera il 'Tata' ha vestito per 9 anni la maglia dell'Estudiantes (club in cui era cresciuto), giocando poi con Atletico Nacional, Boca Juniors, Deportivo Espanol, Brest, Real Murcia e Racing Club. Come allenatore ha guidato per una stagione l'Atletico de Rafaela, nel dicembre del 2007; per lui anche una esperienza da tecnico dell'Argentina Under 17, e da vice di Sergio Batista ai Giochi olimpici di Pechino 2008.
Con la nazionale argentina, però, è passato alla storia giocando 36 partite con l'Albiceleste e segnando un gol, proprio nella finale Mondiale dell'86, sfruttando di testa una punizione di Burruchaga e l'uscita a vuoto del portiere tedesco Schumacher. Celebre, poi, il suo finale di gara, con la decisione di restare stoicamente in campo nonostante una spalla lussata.