
Il camerunense ha deciso ufficialmente di ritirarsi. Termina così una carriera leggendaria che mette in rassegna tre Champions League in bacheca, oltre a una serie pazzesca di trofei e realizzazioni. Dalle fasi del debutto all'epilogo in Qatar, riviviamo la carriera di Eto'o in foto

Oltre 400 gol messi a segno, 19 trofei conquistati. Sono solo alcuni numeri che sintetizzano la meravigliosa carriera del camerunense, giunta al suo epilogo. Ecco i migliori momenti vissuti dal Leone d'Africa
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La carriera di Eto’ comincia in patria, nell’UCB Douala, ma a 15 anni arriva subito il grande salto in Europa. Lo ingaggia il Real Madrid, con la quale fatica però a trovare spazio. È con i Blancos, comunque, che il camerunense trova il suo debutto ufficiale in Champions League

La prima esperienza importante arriva con la maglia del Leganes, dove Eto’o viene mandato in prestito nella stagione 1997-98. Con i biancoblù, l’attaccante prende confidenza col gol e chiude l’annata a quota 3 centri

Il suo talento non può passare inosservato neanche in Camerun, dove comincia a collezionare i suoi primi gettoni. Il 9 marzo 1997 segna la data del suo debutto, un giorno prima di compiere 16 anni

E con la sua Nazionale, Eto'o inizia ad arricchire il suo palmares. Nel 2000, infatti, conduce il Camerun fino alla finale di Coppa d'Africa: l'attaccante segna nel 2-2 finale che trascina la sfida ai rigori, vinta poi dai camerunensi

La maturazione completa arriva a Maiorca. Il club lo acquista dal Real nel gennaio 2000 e qui l’attaccante si esprime a massimi livelli, attirando le attenzioni di tutta Europa. Trascina i suoi compagni fino alla vittoria della Coppa del Re nella stagione 2002-23. Il camerunense segna una doppietta finale e dedica i gol all’amico e compagno di Nazionale, Foè, scomparso in campo durante la Confederations Cup

Nel frattempo Eto'o continua a raccogliere soddisfazioni in Nazionale: nel 2002 il Camerun conquista per la seconda volta consecutiva la Coppa d'Africa. Contro il Senegal sono decisivi ancora i tiri dal dischetto

Nel 2004 arriva la seconda grande occasione della vita. Si presenta alla porta il Barcellona e questa volta il camerunense non perdona, firmando 29 reti nel suo primo anno in blaugrana

In quello successivo Eto’o si consacra definitivamente nell’Olimpo del calcio. Realizza altri 26 gol in Liga che gli valgono il titolo di Pichichi e contribuiscono alla vittoria del campionato

Non sono quelli, però, i momenti più emozionanti della stagione. Il Barça arriva in finale di Champions ed Eto'o realizza il gol del momentaneo 1-1 contro l'Arsenal

Belletti completa la rimonta e consegna il trofeo nelle mani blaugrana. Eto'o festeggia emozionato con la coppa

Al Camp Nou approda uno dei finalisti perdenti di quell'edizione, Thierry Henry, e va a completare un attacco da sogno: il tridente Henry-Eto'o-Messi firma 100 gol insieme tra campionato e coppe

La stagione 2008-09 vede il Barcellona arrivare ancora in fondo a tutte le competizioni, compresa la Champions. L'avversario della finale questa volta è il Manchester United e ad aprire le marcature ci pensa proprio Eto'o

Eto'o esulta, Messi la chiude e il Barcellona alza di nuovo al cielo la Champions League

Conclusa l'esperienza blaugrana, Eto'o diventa protagonista di uno degli scambi più incredibili degli ultimi anni di calciomercato. Il Barcellona offre circa 45 milioni e il cartellino di Eto'o per avere Ibrahimovic e l'affare lo fa l'Inter

Il camerunense segna il suo primo gol in Serie A alla prima giornata, battendo il portiere del Bari dagli 11 metri

Fondamentale a San Siro diventa il rapporto tra il camerunense e Mourinho. L'allenatore portoghese, che ha a disposizione un altro centravanti come Milito, chiede a Eto'o di agire maggiormente sulla fascia e sacrificarsi nel tornare indietro

Quella mossa tattica si rivela un tassello fondamentale, come ad esempio a Stamford Bridge: Eto'o, nel ritorno degli ottavi di finale di Champions, firma l'1-0 esterno contro il Chelsea e innalza le consapevolezze dei nerazzurri

L'Inter vince la Coppa Italia e a Siena, il 16 maggio 2010, centra anche l'obiettivo scudetto. Il secondo passo verso la grande impresa...

Passano 6 giorni e a Madrid i nerazzurri completano il Triplete: il Bayern si arrende all'Inter con il risultato di 2-0 ed Eto'o festeggia per la terza volta in carriera la conquista della Champions

La stagione successiva si apre come si era chiusa la precedente: all'insegna dei successi. Una doppietta di Eto'o, infatti, stende la Roma e regala all'Inter la Supercoppa Italiana

In questa stagione, con Benitez alla guida, Eto'o agisce maggiormente nel ruolo di prima punta e torna a ruggire come un tempo. Chiude l'annata con 37 gol, tra cui quello al Mazembe nella finale del Mondiale per Club. L'esultanza? Una delle sue tante, spesso a ironizzare sugli abusi razzisti ricevuti

È un'altra finale impossibile da dimenticare: i nerazzurri vincono 3-0 e conquistano anche il Mondiale per Club

La stagione si chiude con la finale di Coppa Italia. Eto'o realizza un'altra straordinaria doppietta nel 3-1 contro il Palermo

È l'ultimo atto di Eto'o con la maglia dell'Inter. Due anni magici, caratterizzati da 53 gol e 6 trofei

Nell'estate del 2011, Eto'o decide di accettare l'offerta milionaria che arriva dalla Russia e si accasa all'Anzhi Makhachkala. La sua esperienza biennale si chiude con 36 centri in 73 presenze

Il camerunense, però, si sente ancora un attaccante tra i primi al mondo e decide di trasferirsi in Premier League. Nell'estate del 2013 firma con il Chelsea, dove ritrova José Mourinho

Nei Blues non riesce a mantenere gli standard degli anni precedenti, ma trova comunque spazio per aggiungere altri 12 gol alla sua collezione. Memorabile resta la sua tripletta al Manchester United

Eto'o decide di cambiare ancora, ma resta in Premier League. Questa volta a scommettere sul camerunense è l'Everton, ma il suo livello non è più quello di un tempo. Sceglie la curiosa numero 5, uno in più rispetto alle reti totali con i Toffees

L'avventura dura circa 6 mesi, dopo il quale Eto'o decide di far ritorno in Italia. Lo ingaggia la Sampdoria, ma quest'ultima tappa nel calcio di alto livello non si chiude nel migliore dei modi. Solo 2 i gol messi a segno con i blucerchiati

Eto'o prende un volo diretto dall'Italia alla Turchia e intraprende una nuova avventura con la maglia dell'Antalyaspor. Qui la sua stella torna a brillare luminosa e lascia un segno nella storia del club: i 38 gol nel primo biennio, infatti, lo consacrano come miglior marcatore della storia della squadra turca

Nel 2015 arriva un'altra soddisfazione personale: viene premiato con il Golden Foot

Dall'Antalyaspor si trasferisce al Konyaspor, nella quale contribuisce a raggiungere un'importante salvezza. Come? Con i gol: 6 quelli realizzati nella stagione 2017-18

E, infine, arriva il Qatar. Nel Paese degli emiri, Eto'o si convince a mettere la parola fine alla sua leggendaria carriera

Eto'o ha dato tante soddisfazioni nel corso della sua carriera. Sul campo, ma non solo: il camerunense, infatti, è conosciuto anche per il suo grande lavoro sociale ed è un idolo per tantissimi ragazzi di tutto il mondo