Premiati alla serata di Gala milanese oltre all'argentino anche il miglior XI, il miglior allenatore, l'autore del gol più bello, il miglior portiere e ancora il miglior gesto di Fair Play e una tifosa da una storia forte e commovente. A chiudere l'evento un bellissimo discorso contro razzismo e omofobia da parte della miglior giocatrice del 2019, Megan Rapinoe
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I fuoriclasse di oggi, come Virgil Van Dijk, Leo Messi, Luka Modric e Kylian Mbappé, si mischiano ai fuoriclasse di ieri, come Ronaldo, Roberto Carlos, Marco Van Basten e Samuel Eto'o, e ritrovano sul "green carpet" del 'Best Fifa Football Award 2019'. Una vera parata di stelle a pochi passi dal teatro 'La Scala' di Milano, blindatissima per l'occasione da un cordone di forze dell'ordine. Presenti anche tanti allenatori: Fabio Capello, José Mourinho, Mauricio Pochettino, Jurgen Klopp e il ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini, arrivato assieme al presidente federale, Gabriele Gravina. La dirigenza del Milan arriva al completo con il presidente Paolo Scaroni, l'ad Ivan Gazidis e il Cfo Zvonimir Boban. Per l'Inter presente il
presidente Steven Zhang con gli ad Alessandro Antonelli e Beppe Marotta e il vicepresidente Javier Zanetti. Presente anche il presidente del Real Madrid Florentino Perez e il ds del Barcellona Eric Abidal. Mancano Cristiano Ronaldo, rimasto a Torino per curare l'infortunio, e Pep Guardiola. Ecco com'è andata la serata premio per premio:
Premio Puskas: Daniel Zsori
È il premio che apre il Gran Galà. Consegnato alle 20:47 da Michael Essien, il riconoscimento per il Miglior Gol va al 18enne attaccante ungherese autore di una spettacolare rovesciata contro il Ferencvaros. Nel suo discorso ha citato Messi, un esempio per lui.
Miglior allenatore: Jurgen Klopp
Si fanno le 20:52 quando Guardiola, Pochettino e Klopp si contendono il premio per il miglior allenatore: vince il tedesco, campione d'Europa con il Liverpool: "Cosa posso dire, ringrazio tanto tutti, a partire dalla mia famiglia che mi sta vedendo da casa. Cinque anni fa non si sarebbero immaginati che potessi stare qui. Pochettino, mi spiace, noi abbiamo vinto la finale e voi l'avete persa, è il motivo per cui ci sono io qua. Ringrazio il mio club, che mi ha affidato una squadra straordinaria. Ho avuto la fortuna di poter allenare giocatori incredibili: questo è un premio individuale ma io rappresento tante persone".
Miglior tifoso: la mamma di un ragazzino non vedente
A due minuti dalle 21 viene premiata Silvia Grecco, una madre brasiliana che racconta i gol del Palmeiras al figlio che non li può vedere. Un gesto che commuove la sala.
Calcio femminile: miglior portiere Van Veenendaal
Alle 21:04 è il turno del premio al miglior portiere tra le candidate Endler, Lindahl e Van Venedaal. Vince la giocatrice dell'Atletico Madrid, Sari van Veenendaal, 29enne olandese dell'Atlético Madrid. Riceve il premio da Samuel Eto'o.
Premio Fair Play: Bielsa e il Leeds United
Va a una squadra inglese, il Leeds, il premio Fair Play consegnato alle 21:14 per premiare il bel gesto nella partita con l'Aston Villa: Marcelo Bielsa invitò ai suoi giocatori di farsi un autogol dopo essersi accorto che quello che avevano appena segnato era stato viziato da un vantaggio: c'era un avversario a terra. Un delegato riceve il premio per conto di Bielsa, assente in questa serata.
Miglior XI femminile
È il momento di conoscere il best XI del calcio femminile: Sono le 21:20 quando Ruud Gullit intrattiene il pubblico con aneddoti riguardanti i suoi battibecchi con Capello negli spogloatoi, sempre risolti. Don Fabio paragona il suo Milan a Vivaldi. D'altra parte siamo alla Scala, e l'ex allenatore rossonero racconta che "quando allenavo il Milan venivo spesso qui, è la casa dell'opera. È tosto cantare qui, un po' come giocare a San Siro". Ma ecco le undici migliori giocatrici elette!
Van Veenendaal, Lucy Bronze, Fischer, O'Hara, Renard, Ertz, Henry, Lavelle, Marta, Morgan e Rapinoe.
Miglior portiere: Alisson
Superate le nove e mezza, tocca al miglior portiere: in lizza ci sono Alisson, Ederson e Ter Stegen. Con poca sorpresa lo vince Alisson. Il portiere brasiliano è lento a raggiungere il palco e Klopp dalla sua poltroncina se la ride. Poi l'ex romanista parla così: "Ho lavorato duro, voglio ringraziare mia moglie, la mia famiglia, i miei figli, i miei genitori e tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare fini qui. Non ho parole per esprimere la mia gratitudine.
Calcio femminile: miglior allenatore, premiata Jill Ellis
L'allenatrice inglese Jill Ellis, che si è laureata campione del Mondo alla guida degli Usa, batte la concorrenza di Phil Neville e Sarina Wiegman. "Un onore ricevere questo premio dalle tue mani", dice a Mourinho. "Ringrazio tutte le mie giocatrici, il mio staff, i miei genitori: mio padre che ha 80 anni fu il mio primo allenatore e la mia ispirazione".
L'XI ideale: ci sono due juventini (ma CR7 non è presente)
Premiati Alisson, De Ligt, Sergio Ramos, Van Dijk, Marcelo, Modric, De Jong, Hazard, Mbappé, Messi e Cristiano Ronaldo. Sono tutti presenti tranne Ronaldo.
Miglior giocatore: Leo Messi
L'orologio della Scala segna le 21:52 quando sta per essere svelato il premio più atteso della serata: il Teatro freme per conoscere il miglior giocatore dell'anno. I candidati sono Van Dijk, Messi e Cristiano Ronaldo. O meglio, il portoghese ha già dato un indizio con la sua assenza, ma d'altronde nemmeno Bielsa è presente... eppure ha vinto un premio. Il presidente della Fifa Gianni Infantino toglie ogni dubbio annunciando che è Leo Messi a vincere il suo primo premio "The Best". L'argentino parla così: "Voglio ringraziare tutti quelli che hanno votato per me, i premi individuali sono una cosa secondaria per me, prima di tutto viene il gruppo. Ma oggi è un giorno speciale per me, ci sono mia moglie e i miei figli seduti per la prima volta alla Scala. Thiago era molto piccolo al Gala a cui aveva partecipato. Vederli qui non ha prezzo. I miei figli vanno matti per il calcio e stasera stanno vedendo tutti i loro giocatori e allenatori preferiti, intimiditi dalla loro presenza. È un giorno straordinario, poterlo condividere con loro è così bello".
Miglior giocatrice: Megan Rapinoe, il discorso contro il razzismo
La 34enne statunitense batte Morgan e Bronze. Megan Rapinoe, quando riceve il premio da Infantino, scherza: "Pesa molto, me lo potevate dire! Sdrammatizzo perché non so cosa dire, la cosa più importante è il ringraziamento alla mia famiglia, alla mia sorella gemella. che è qui, alla mia fidanzata... Grazie a tutti per il sostegno che mi avete dato. Agli allenatori che ho avuto in tutta la mia vita, specialmente negli ultimi due anni. A tutte le mie compagne che mi sopportano, e che mi supportano. E a tutte le mie ex compagne. È stato un anno incredibile per il calcio femminile. Alcuni se ne sono resi conto ora, meglio tardi che mai. La Federazione francese e la FIFA hanno organizzato un'edizione della Coppa del Mondo straordinaria. I tifosi, l'atmosfera... Il presidente Infantino mi ha anticipato dicendo una cosa che avrei voluto dire, ma voglio fare riferimento anch'io alla storia di Sterling e Koulibaly, il pugno di ferro con cui si è affrontato lo schifoso razzismo è stato esemplare. Anche la ragazza iraniana che si è data fuoco per il divieto di entrare allo stadio. A tutte le giocatrici che lottano contro l'omofobia. Queste sono state alcune delle persone che mi sono state da esempio. Ma se vogliamo dare un cambio di rotta, a parte Sterling e Koulibaly, tutti dobbiamo fare un passo concreto. Possiamo usare questo meraviglioso sport per cambiare il mondo e renderlo migliore. Tutti noi che presenziamo in questo teatro abbiamo un potere enorme".