Nel corso dell'evento Milano calcio city, Cassano ha incontrato il suo ex allenatore ai tempi di Roma e Real Madrid: "Spero che come dirigente potrai dare ancora qualcosa al calcio" l'auspicio di Capello
Si erano tanto amati. Ma di un amore tutto particolare fatto di qualche gioia e tanti rimproveri. Dopo l’ultima volta in campo 12 anni fa al Real Madrid, Fabio Capello e Antonio Cassano si sono ritrovati alla Triennale per l’evento Milano Calcio City. Non un semplice saluto tra i due: il talento di Bari Vecchia ha preso il microfono e ha intervistato l'allenatore che l’aveva voluto prima alla Roma nel 2001, poi al Real Madrid nel 2006i. "Ti manco?", gli chiede Cassano. E Capello gli risponde così: "Come calciatore hai dato solo il 50%, spero che nel tuo futuro possa dare tanto al calcio in un’altra veste. Serve gente brava nel trovare grandi talenti." Una domanda anche sulla decisione di Don Fabio di non allenare più: "Perché hai smesso visto che sei così giovane?". E Capello: "Sono giovane solo nella testa. Per il resto sono vecchio e le pressioni sono difficili da reggere. Bisogna sapere quando dire basta".
Juve e Nazionale
Un’intervista a tutto tondo, non un semplice amarcord. Cassano indossa i panni del reporter navigato. Chiede a Capello cosa ne pensi della Juventus di quest’anno e del suo nuovo allenatore: "Sarri ha capito che a Torino non può giocare come nel Napoli: ha elementi in rosa con caratteristiche diverse. Champions? È sempre l’obiettivo della Juve, chiunque ci sia in panchina". Si parla anche di Nazionale con Capello che fa i complimenti a Roberto Mancini per il lavoro svolto: "A centrocampo ha lanciato giovani interessanti. Ora bisogna migliorare nella difesa e poi ci manca il centravanti".