Dani Alves attaccato in campo da uno sciame di vespe. VIDEO

Calcio

È successo nel primo tempo di San-Paolo Fortaleza. L'ex juventino sta per battere un calcio d'angolo ma trova una spiacevole sorpresa che coglie tutti impreparati: la partita è stata interrotta per cinque minuti

DANI ALVES, ESORDIO DA FAVOLA CON IL SAN PAOLO

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Invasione a bordo campo, di massa e molto più complicata da gestire delle solite. A fermare per quasi cinque minuti il gioco di San Paolo-Fortaleza, match valido per la 23^ giornata di Brasileirao, è stato uno sciame di vespe che aveva nidificato sulla bandierina del calcio d'angolo. Protagonista involontario Dani Alves: l'ex juventino stavolta avrà maledetto il suo ruolo di battitore di corner, una volta scoperta la spiacevole sorpresa. Dopo qualche puntura è stata subito attirata l'attenzione dell'arbitro e degli altri giocatori. E qui la situazione è diventata surreale. Bocca coperta (stavolta non per nascondere importanti indicazioni tattiche), tutti a cercare una soluzione strategica contro le vespe. A sbrogliare la matassa ci ha così pensato Jackson, difensore del Fortaleza e coraggioso volontario che con molta attenzione ha rimosso la bandierina. Problema risolto? Non ancora: dopo pochi attimi lo sciame è di nuovo lì, con Dos Santos (stavolta Dani Alves ha ben pensato di cedere il testimone) che ha richiamato l'attenzione dell'assistente di gara prima di riuscire finalmente a battere il calcio d'angolo. Nonostante lo spavento, per il terzino della Seleçao è stata comunque una domenica positiva: assist in avvio di gara e vittoria per 2-1 del suo San Paolo ora quinto in campionato.

Il precedente: sempre il Fortaleza di mezzo

Le immagini dell'imprevisto stanno rapidamente facendo il giro del mondo, eppure non è la prima volta che le vespe interrompono una partita del Brasileirao in corso. Era già successo ad agosto a Fortaleza (curiosamente, ieri la squadra ospite a San Paolo), durante la partita contro l'Internacional. In quell'occasione 'l'eroe di giornata' non fu un giocatore, ma un operatore dello stadio. Jakckson però intanto prendeva appunti, fino alla palma di merito dell'Estádio do Morumbi.