Nessun caso di positività al Covid-19 su 1870 test: la Super League cinese riparte sabato, con 5 mesi di ritardo rispetto alla data originariamente stabilita. Gare a porte chiuse e protocolli rigidissimi: si giocherà solo in due città, Dalian e Suzhou
Il calcio giocato è pronto a ripartire anche in Cina, Paese dove nei mesi scorsi è scoppiata la pandemia da Covid-19 che si è poi allargata in tutto il mondo. Con cinque mesi di ritardo rispetto alla data inizialmente preventivata (22 febbraio 2020) per la partenza della nuova stagione, la Super League tornerà protagonista sabato 25 luglio e la prima squadra a scendere in campo, 12.15 orario italiano, sarà il Guangzhou Evergrande, squadra campione di Cina in carica allenata da Fabio Cannavaro, che sfiderà lo Shanghai Shenhua. Per l'avvio del campionato le 16 squadre saranno divise in due gruppi e giocheranno solo in due città: la città portuale di Dalian (nord-est) e la città di Suzhou (est) vicino a Shanghai con un protocollo rigorosissimo.
Nessun caso di positività su 1870 test
Anche in Cina si torna dunque in campo anche se – così come avviene in Italia – non sarà permesso ai tifosi di accedere agli stadi: gare a porte chiuse e priorità alla sicurezza, il via libera per la partenza del campionato è arrivato infatti dopo una massiccia campagna di test, nessuno dei quali è risultato positivo. Sono stati 1870 i test, inclusi giocatori e membri dello staff tecnico dei club, e sono risultati tutti negativi, come ha fatto sapere la Chinese Football League (CSL). Bisogna inoltre ricordare che nei mesi scorsi, nonostante lo stop del campionato, ogni giocatore è stato sottoposto a test una volta alla settimana.