Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid, Gravina: "Vicini a chi soffre"

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Nella Giornata Nazionale che ricorda le vittime del Covid-19, arrivano anche le parole di Gabriele Gravina, presidente della Figc: "Il calcio partecipa commosso al ricordo, mostriamo vicinanza a coloro che hanno sofferto. Pandemia dura per l'Italia, ma si intravede la luce in fondo al tunnel"

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Oggi in Italia è la Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid, a un anno esatto dal giorno in cui la pandemia ha provocato il maggior numero di decessi sulla nostra Penisola. Il Governo ha disposto tra le altre cose un minuto di silenzio e l'esposizione delle bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici. Anche il mondo del calcio ha voluto partecipare al ricordo con le parole di Gabriele Gravina, presidente della Figc: "Il calcio partecipa commosso al ricordo delle vittime di Covid 19 - ha dichiarato il numero uno della Federazione -, come ha fatto per tutto quest’anno, manifestando vicinanza a coloro che hanno sofferto e supportando chi, come gli operatori dei servizi essenziali, ha tenuto insieme l’intero Paese alimentando ogni giorno la speranza di poter superare questo terribile periodo. Purtroppo l’Italia ha pagato al coronavirus un sacrificio altissimo, ma ha già dimostrato di sapersi rialzare. Non siamo ancora usciti dall’emergenza eppure si inizia finalmente a intravedere una luce in fondo al tunnel".

Le iniziative del mondo del calcio contro il Covid

Come ricorda il sito della Figc, sono tante le iniziative con cui il mondo del calcio ha cercato di fare la propria parte per il Paese. Dagli interventi economici della Federazione e degli stessi club e tesserati alle campagne di sensibilizzazione: la Figc, ad esempio, ha sostenuto con un contributo di 100 mila euro l’Istituto Spallanzani di Roma, coinvolgendo gli Azzurri e le Azzurre nella campagna #leregoledelgioco, tesa a sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per contenere il contagio. L’altra campagna di comunicazione, #loScudettodelCuore, ha assegnato simbolicamente a tutte le categorie professionali impegnate durante l’emergenza lo scudetto 2020. Questo senza dimenticare l'utilizzo del Centro Tecnico Federale di Coverciano per ospitare 48 pazienti positivi al Covid. A ottobre, infine, si è scelto di giocare una gara della Nazionale a Bergamo, città simbolo dell'emergenza e della sofferenza per l'alto numero di vittime affrontata dagli italiani.