Braida avverte l'Italia: "Con la Spagna sarà dura". E incorona Cutrone

Calcio
Ariedo Braida, ds del Barcellona (Getty)
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Il ds del Barcellona parla della sfida che la Nazionale di Ventura dovrà sffrontare contro le Furie Rosse a Madrid sabato prossimo: "Partita difficilissima ma l'Italia sa trovare grinta e determinazione per farcela". Su Barça e Juve, avversarie in Champions: "Passeranno". Su Messi: "Resterà qui anche se il denaro in questo mercato sembra non avere valore". Infine su Cutrone: "Attaccante nato, farà tantissimi gol e il Milan può arrivare tra le prime quattro"

La partita di qualificazione mondiale fra Spagna e Italia in programma sabato prossimo a Madrid, sarà
"durissima" per gli azzurri. Parola di Ariedo Braida, ds del Barcellona, secondo il quale gli iberici "sulla carta sono favoriti". Intervenuto a 'Radio anch'io sport', Braida ha aggiunto che "l'Italia ha sempre saputo farsi rispettare e ha una storia che parla chiaro. Nei momenti più difficili ha trovato grinta e determinazione per raggiungere gli obiettivi importanti. L'Italia ce la può fare".

La sfida tra Barcellona e Juventus

La sfida tra spagna e Italia sarà anche in Champions tra Barcellona e Juventus: "Il Barcellona non è nel momento migliore, ma nelle prime due di campionato ha vinto, e questo ci fa ben sperare". Secondo Braida "la Juventus e il Barcellona sono le favorite del girone" e alla domanda se ritenga oggi i bianconeri più forti dei blaugrana, risponde: "spero di no. Chiaramente la Juve è una squadra importante, ha giocatori straordinari e un complesso molto forte. Noi al di là della partenza di Neymar restiamo sempre di altissimo livello. Sono tutti molto bravi, ma Messi è un campione assoluto, con lui puoi sempre vincere, lui ha qualcosa di magico". Braida ricorda "il nuovo arrivo Dembelé, è molto importante e di sicuro andremo a migliorare" mentre sulla trattativa per Coutinho dice che "il mercato riserva sempre sorprese, difficile dire a che punto siamo".

Il denaro non ha più valore

Dopo Neymar il Barcellona non perderà anche il suo fuoriclasse Lio Messi: "Messi è un campione assoluto, uno che sposta gli equilibri, è unico, un grandissimo campione, e ha Barcellona nel cuore, non penso si muoverà da li". "Ma in questo mercato tutto è possibile - ha aggiunto Braida - il denaro sembra non abbia più valore. Ci sono club per i quali pagare 100 o 200 o 300 non cambia. Possono fare cose che inflazionano il mercato. E' importante cercare di calmierare il mercato, le autorità hanno bisogno di trovare una soluzione, si parla tanto di fair play finanziario ma non si capisce dove sta. Tutti i giocatori oggi sono sopravvalutati". Il ds del club catalano ne ha anche per i procuratori: "il loro potere oggi è esagerato".

L'elogio del Milan e di Cutrone

Ariedo Braida parla anche dell'exploit del giovane attaccante del Milan, Patrick Cutrone: "Questo Cutrone - ha detto - è un ragazzo molto interessante, ha il senso del gol, si trova al posto giusto nel momento giusto, il suo è un dono naturale, un dono che hanno in pochi. E' un goleador nato, farà tantissimi gol". L'ex dirigente rossonero ("il Milan è sempre nel mio cuore") ritiene che la formazione di Montella possa arrivare fra le prime quattro. La società "ha comprato tanti giocatori, è complicato mettere insieme una squadra e farla andare subito al meglio, ma ha tutte le possibilità per farlo. Il Milan può arrivare fra le prime 4".