Avv. Grassani: "Non ci sono gli estremi per il commissariamento in Figc"

Calcio
Giovanni Malagò (Foto Getty)

L'avvocato Mattia Grassani è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 durante la vigilia della Giunta straordinaria che potrebbe portare al commissariamento della Figc: "Non ci sono le condizioni"

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Commissario o non commissario, è questo il problema in Figc. Dopo le dimissioni di Tavecchio e la lunghissima giornata di ieri, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha convocato per domani una Giunta straordinaria del Coni paventando l'ipotesi di un commissariamento della massima istituzione del calcio italiano. Una soluzione forte, regolamentata da precise norme che elencano i casi nei quali può essere messa in atto. Proprio quelle norme che l'avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti della giurisprudenza sportiva, intervenuto esclusiva a Sky Sport, ha citato per sostenere la sua tesi, ovvero quella dell'impossibilità di un commissariamento: "Per un intervento così radicale da parte della madre di tutte le Federazioni, cioè il Comitato Olimpico Nazionale Italiano su una singola Federazione, occorre che vengono accertate gravi irregolarità o gravi violazioni dell'ordinamento sportivo. Oppure può avvenire nel caso in cui gli organi direttivi non funzionano correttamente. I presupposti sono questi".

Anche nel caso in cui sia stata accertata la mancanza di governance, però, ci sono ulteriori requisiti da verificare: "Bisogna valutare se le dimissioni del presidente che continua e continuerebbe ad operare per l'ordinaria amministrazione e la convocazione di una nuova assemblea elettiva della figura del vertice della Figc integri l' ingovernabilità. Il Consiglio Federale è costituito da tutte le sue componenti ad eccezione della Lega di A e di B: entrambe, a breve, dovrebbero istituire i rispettivi presidenti e rappresentanti. I campionati si svolgono regolarmente e gli Organi di Giustizia della Federazione operano in assoluta autonomia e libertà". 

Il legale Grassani ha replicato anche a Giovanni Malagò, che ha ricordato altre situazioni di commissariamento come quella del 2006: "La situazione odierna è diversa da calciopoli, quando furono indagati tutti: presidenti, arbitri, società e designatori. Questo è un altro scenario: il percorso normativo, secondo me, non consente il commissariamento. Certo, se intervenisse la Fifa le cose potrebbero cambiare. Un aut aut della Fifa avrebbe un peso differente".

Sibilia: "Non ci sono le condizioni"

"Ho parlato con vari giuristi, tutti mi dicono che a tutt'ora non ci sono le condizioni per commissariare la Figc. Poi, certo, se serie A e B non riuscissero a eleggere il presidente...". Cosimo Sibilia, n.1 della Lega dilettanti, interviene al telefono con l'Ansa sulla questione del giorno in ambito sportivo. "Quanto ai miei rapporti con Tavecchio - aggiunge -, con lui sono sempre stato chiaro, anche davanti a testimoni. Gli ho sempre detto che se si fosse tirata indietro la Lega Pro, non avremmo potuto andare avanti".