Ronaldinho, e adesso? I lavori (quasi) possibili: dal ballerino di samba al percussionista

Calcio

Francesco Giambertone

Ronaldinho, classe 1980, si scatena anche fuori dal campo (Foto Getty)

Ronaldo de Assis Moreira lascia il calcio per sempre: cosa lo aspetta nel futuro? Abbiamo provato a immaginarci cosa potrebbe finire a fare il brasiliano, con le sue "skills": ballare il samba, certo, ma anche gestire una spiaggia (con footvolley) o la delicata diplomazia internazionale

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Grazie, Ronaldinho, di cuore, di tutto. Per i numeri da circo, i gol surreali, gli elastici, le “rulete”, le “espaldinhe” e tutte quelle meravigliose follie che su un campo di calcio, prima di te, molti di noi non avevano mai visto. Sono due anni ormai che giri il mondo per esibizioni di calcetto e footvolley, pensando che un giorno forse saresti tornato su un campo vero, dove ci hai fatto innamorare. Adesso è finita davvero: basta col calcio. E ora, che ne sarà di te? Non ti vediamo nei panni del mister, incravattato e urlante a bordo campo, né in quelli scomodi del dirigente che durante una trattativa di mercato chiede sul suo prossimo acquisto: “Ma questo qui è un professionista serio?”. Non tu, che troppo serio non lo sei mai stato e in fondo ci piacevi anche per questo. No, Dinho: per te abbiamo altri piani, più in linea con il tuo profilo. E se in questa lista non trovi un impiego che ti si addica, ridici su: non ti sarà difficile.

Insegnante di samba

Movimento di bacino, passi a tempo, ritmo nel sangue: Ronaldinho nel suo decennio di splendore è stato il miglior interprete dello stereotipo del calciatore brasiliano che ama divertirsi. In vari modi, ma soprattutto ballando. Alzi la mano chi non passerebbe qualche ora a Ipanema con Dinho, a farsi spiegare un paio di quelle mosse che gli abbiam visto fare dopo i gol e che, ci sorge il dubbio, potrebbero servire anche al di fuori del campo da calcio...

Mago

Ha fatto sparire e riapparire palloni con un tocco di suola. Ha inventato o perfezionato numeri da prestigiatore come il No Look, l'Aurelio, lo Schiaffo e il Sombrero. È riuscito nella magia di farsi applaudire da tutto il Bernabeu quando indossava la maglia del Barcellona, dopo una doppietta indimenticabile. I difensori del Real lo cercavano, lui come David Copperfield si smaterializzava e ricompariva. Sim-sala-dinho!

Percussionista

Era diventato il tamburellista ufficiale della Seleçao. La passione per la musica, specie per gli strumenti da “tocar”, non gli passerà mai. Ha fatto un paio di jam session con il gruppo Samba pra Gente, ma non è stato assunto. Sarà il momento giusto? “Non ci sfondare i bonghi” cantavano gli Elio nella loro “Parco Sempione”: chissà che in uno dei suoi pomeriggi milanesi il Gaucho non fosse lì in mezzo, a distribuire good vibrations tra un allenamento e un aperitivo.

Dentista

Il sorriso più iconico del calcio non sarà stato forse il più bello, però aveva il suo fascino. I dentoni di Dinho sono un manifesto della felicità, della spensieratezza fanciullesca e insieme della semplicità di chi da piccolo non poteva permettersi grandi lussi eppure ce l'ha fatta. Certo, non saranno in tanti a desiderare la dentatura del Gaucho. Ma come ci ha fatto restare a bocca aperta lui, nessuno mai.

Proprietario di uno stabilimento balneare

Che poi, vecchio Ronnie, l'abbiamo sempre saputo che tu, più di tutto, volevi solo startene in spiaggia. Ti bastava la sabbia, un pallone (e al limite una Caipirinha) per farti felice, altroché il freddo di Milano. Ora, appesi gli scarpini al chiodo e rimesse le infradito, avrai tutto il tempo per diventare un campione di footvolley, dove ci pare già di averti visto eccellere. Un'idea di business? Comprati una spiaggia, monta una rete e organizza tornei dalla mattina alla sera. Il premio? Viaggio in Italia al tuo fianco e derby con Bobo Vieri.

⚽☀🤙🏾 #futevolei #verao

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Pr in discoteca

Dicono le malelingue che i più felici dell'arrivo di Ronaldinho a Milano, nell'estate del 2008, fossero i gestori dell'Hollywood. Forse esageravano, ma che ti piacesse la bella vita – soprattutto quella notturna – non è mai stato un mistero. Qualche volta ti hanno pizzicato nei locali a tardissima ora e a questo punto potrai frequentarli quanto ti pare. Siamo certi che una serata al tuo tavolo se la farebbero in tanti: perché non provare?

Diplomatico

Negli ultimi anni è stato in Messico e in India, in Bangladesh e a El Salvador, in Pakistan e in Bahrain. Ovunque sia andato Ronaldinho ha portato sorrisi e serenità, con o senza il pallone. Un bel ruolo da ambasciatore non glielo contesterebbe nessuno. Se vi chiedesse di investire sulla pace nel mondo, direste mai di “no” a uno così?