Lo svedese ha parlato alla CNN: "Dopo una stagione ho capito come funzionano le cose qui, immaginatevi quello che accadrà". Poi 'chiama' CR7 in America: "Per l'impatto che avrebbe sarebbe un bene averlo, ma solo lui può sapere di cosa ha bisogno"
Ibra non cambia mai: "Qui in America? Mi sento come in un film. Sono come il buon vino rosso, più invecchio e più divento forte… Quindi immaginatevi cosa accadrà in questa stagione. So che quest'anno scenderò in campo e che dominerò". Dichiarazioni mai banali, come sempre, quelle rilasciate dallo svedese alla CNN, con la nuova stagione dell'MLS ormai in rampa di lancio e pronta a partire a inizio marzo. Lo scorso anno ventidue gol per Zlatan alla sua stagione d'esordio, inutili però per raggiungere la zona playoff sfiorata ma non raggiunta per appena un punto: "Dopo una stagione in cui ho capito come funziona, sono ancora più motivato - ha detto lui -. Quando sono arrivato volevo provare a mostrare a tutta l’America cosa fosse il calcio, volevo far vedere quello che sono in grado di fare: il mio gioco e il mio modo di essere. Infatti quando ho avuto modo di venire in MLS ho accettato immediatamente, era una grande opportunità per me e per la mia carriera".
Gol e tattoo
Un inizio col botto quello di Zlatan, viste le due reti all'esordio da subentrato (in appena 19') contro i Los Angeles FC dello scorso marzo. "In passato ho sempre visto molti film dall'America, e la prima volta che sono arrivato qui, quando ho visto questi scuolabus gialli, ho pensato, 'Ecco, ora sono in uno di quei film'. Il mio gol più bello? Quello quasi da quasi centrocampo (proprio nel debutto contro i Los Angeles FC, ndr). Lo metto tra i miei migliori di sempre perché ha avuto un grande significato. Arrivavo da un infortunio al ginocchio e le persone si chiedevano se potessi ancora giocare. Avevo bisogno di un momento del genere". Poi una battuta anche sui suoi tatuaggi: "Ne ho tanti, ognuno significa molto per me, tutti hanno una propria storia, mi piacciono quelli che non posso vedere". E infine una domanda anche su Cristiano Ronaldo: "Vederlo in MLS? Solo lui può sapere se questa possa essere una sfida. Certo, per l’impatto che avrebbe sarebbe un bene per l’America, ma solo lui può sapere di cosa ha bisogno".