La classifica dei 10 tiri più potenti di sempre: al primo posto un insospettabile a 221 km/h

Calcio
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Ci sono Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Roberto Carlos in questa classifica: ma di chi è il tiro più potente della storia del calcio? Missili oltre i cento chilometri orari che farebbero scattare qualsiasi autovelox. Nella lista c’è anche la traversa di Adriano con la maglia dell’Inter e Francesco Totti in un Roma-Juventus. Ma il primo posto spetta a un insospettabile

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Nel calcio conta tutto: precisione e potenza. Il trucco per segnare sta nel dare il giusto rapporto al tiro, un buona parte di accuratezza, e altrettanta di forza. Chiaro, poi si ci sono giocatori e giocatori. C’è chi risponde a determinate caratteristiche e chi ad altre. Chi piazza la palla a un centimetro dal palo e chi, invece, sceglie di metterci tutta la forza che ha nelle gambe. Una scarica sul pallone mirata dritta verso la porta. Quasi come un ordine: l’imperativo di dover segnare. Sono famose le punizioni di Roberto Carlos, e quella traversa di Adriano nell’Inter col pallone che rimbalzò quasi fino a centrocampo. Ma qual è il tiro più potente della storia del calcio? Ibrahimovic? Cristiano Ronaldo? Chi è in cima alla classifica?

Top 10

Apre la classifica al decimo posto proprio Cristiano Ronaldo, appena diventato penta Pallone d’Oro dopo aver coronato un 2017 stellare con la maglia del Real Madrid. Il bolide di CR7 risale alla stagione 2008-09, quella che si concluderà con la finale di Champions, persa però da Ferguson e i suoi contro il primo Barcellona di Pep Guardiola. Quello di Ronaldo è un vero e proprio missile contro il Porto da 104.6 km/h che vale la vittoria finale. Poco meglio di lui - al nono posto - Gabriel Omar Batistuta, uno che in quanto a forza fisica ne aveva da vendere. 106 km/h, ancora in Champions League, ma a fine millennio. Stagione 1999-00, in Inghilterra la Fiorentina sfida l’Arsenal, e il match lo sblocca proprio Batigol con un destro che si infila sotto la traversa, certo, ma alla velocità media di una macchina in autostrada.

C’è più di un caso italiano in classifica, ma l’unico italiano - inteso di passaporto - è Francesco Totti, all’ottavo posto. Una posizione quasi non casuale per lui, che di Roma ne è diventato l’ottavo re. I chilometri orari questa volta sono 113. Contro la Juventus nella stagione 2012-13 Totti sblocca la partita al 58’, segnando il gol che varrà la vittoria definitiva. Un missile caricato dal limite dell’area che lascia giusto il tempo a Buffon di abbozzare la parata. Sotto di lui in classifica c’è invece Jay-Jay Okocha, leggenda del calcio nigeriano con più di cento presenze in Premier League con la maglia del Bolton. Ed è proprio nel massimo campionato inglese, con la maglia del Bolton e contro l’Aston Villa, che nel 2004 trova un gol su punizione spedendo in rete il pallone a 119 km/h. Proseguendo la classifica, e quasi entrati nella top 5, si arriva già a toccare velocità da multa da autovelox. La punizione di Roberto Carlos nel torneo di Francia del 1997 è entrata nella leggenda del calcio, e non solo per la sua potenza. Un esterno sinistro pazzesco che curva in maniera quasi innaturale, battendo un Barthez ancora incredulo. Il punteggio? 137 km/h. Un capolavoro di forza e precisione.

Top 5

Al quinto posto ecco Adriano, in quel famoso Inter-Palermo del settembre 2004. La partita finirà 1-1, e il brasiliano segnerà il gol del vantaggio. Nella storia però ci rimane la sua sassata da 140 km/h: il tiro più potente di sempre della Serie A. La palla colpisce l traversa e rimbalza oltre l’area di rigore, lasciando nelle orecchie dei presenti a San Siro il suono ovattato della porta che continua a tremare. Sensazione non inedita però anche per uno come Zlatan Ibrahimovic, che in Italia ci ha giocato per tanti anni tra Juve, Inter e Milan. La potenza d’altronde è anche una sua peculiarità, nel tiro come nelle giocate in mezzo al campo. Lo svedese è quarto, appena fuori dal podio. 149,7 sono i chilometri orari del suo terzo gol contro l’Anderlecht con la maglia del Psg, stagione 2013-14. Quel giorno in Champions Ibra ne fa addirittura tre di reti, e l’ultima è violenta e precisa: praticamente il tiro perfetto.

Bronzo e argento

Sul gradino più basso del podio c’è invece David Trezeguet, uno che in realtà te lo aspetti in cima alle classifiche dei gol, magari quelli sporchi, da attaccante puro come era lui. Invece nel 1998, con la maglia del Monaco, segna nei quarti di finale di Champions all’Old Trafford, contribuendo all’eliminazione dei Red Devils (che quella coppa la alzeranno l’anno successivo). Il suo destro si infila in rete a 154,4 km/h, praticamente la velocità di un treno in corsa. Ancora meglio di lui, però, Ronald Koeman, che nel 1992 si prende in un sol colpo il secondo gradino di questa speciale classifica e - insieme - anche la Coppa dei Campioni. A Londra la Sampdoria di Boskov sfida il Barcellona di Cuijff, e la partita la decide proprio l’olandese nei supplementari con una punizione da 188 km/h, ben oltre qualsiasi limite di velocità consentito.

Record

Ma il record assoluto è di Ronny Heberson, brasiliano ancora oggi in attività. Nome da “fenomeno” ma sconosciuto ai più. Di gol non ne ha fatto certo quanti l’altro Ronnie, Ronaldo, il Fenomeno, ma tra il 2006 e il 2009 - periodo della sua parentesi allo Sporting Lisbona - ha realizzato il tiro più potente della storia. Un missile che quasi si fatica a seguire con lo sguardo, capace di rompere la barriera dei 200 km/h. Quanto? 221 km/h per la precisione, in una partita del campionato portoghese contro il Naval. Un tiro imparabile che vale il primato. Battuti tutti: Ibra, Roberto Carlos, Totti e anche CR7. Dopo tutto, si può essere eroi anche solo per un giorno… o per un tiro.