Nations League, il 24 gennaio i sorteggi. Marchetti: "Ecco la formula. Sarà una coppa vera"

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Il logo della Uefa Nations League

A fine gennaio l'urna di Losanna, che deciderà i gironi della competizione (simile a una Champions per Nazionali) che partirà a settembre. Il vice segretario Uefa Marchetti: "La Nations League creerà spettacolo, è una coppa vera. Sarà in simbiosi con l'Europeo"

UEFA NATIONS LEAGUE, LE 4 DIVISIONI

Dopo la delusione della mancata qualificazione in Russia, l’Italia ha voglia di ripartire. In attesa di capire quale sarà lo sviluppo in ambito di Federazione e, di conseguenza, di scelta del nuovo Commissario Tecnico, la Nazionale si prepara a quello che sarà il primo step post-Svezia: il sorteggio della Nations League, nuova competizione che dalla prossima stagione esordirà nel panorama del calcio internazionale. Mercoledì 24 gennaio debutterà con, appunto, il sorteggio di Losanna: l’urna deciderà i gruppi che si sfideranno a partire da settembre prossimo. A spiegare la formula e la idee alla base del nuovo torneo - che assomiglia molto a una Champions League per Nazionali - è Giorgio Marchetti, vice segretario UEFA e direttore delle competizioni: “Nel calendario internazionale c’erano tante date libere - ha detto a La Gazzetta dello Sport - Abbiamo pensato di trasformare alcune amichevoli in partite ufficiali, di maggior interesse sportivo ed economico. Senza che le amichevoli scompaiano: saranno però molte di meno. Oltretutto per le grandi è facile organizzare amichevoli importanti, per le piccole no: in questo modo si fa un servizio anche al calcio in generale”.

"Nations League in simbiosi con l'Europeo"

La Nations League sarà un torneo veloce, non facile però da capire: “Se sgombriamo il campo dai pregiudizi, non è così complicato. Le 55 nazionali europee sono divise in 4 serie. In ogni serie ci sono 4 gruppi. Le vincenti dei 4 gruppi sono promosse, le perdenti retrocedono. Infine, le 4 vincenti dei gruppi del primo livello si giocano il torneo in una Final Four". La Nations League incrocerà anche l’Europeo: “Questo è un altro motivo d’interesse - ha continuato Marchetti - I due tornei saranno in simbiosi, nessuna cannibalizzazione. Le qualificazioni dell’Europeo non cominciano più a settembre, ma a marzo, dopo i gruppi di Nations. E il sorteggio dei 10 gruppi di qualificazione all’Europeo sarà fatto proprio in base ai risultati della Nations”. Nello specifico: “Le prime 10 della Nations saranno in prima fascia; poi le ultime 2 della serie A e la prime 8 della serie B in seconda fascia; e avanti così. Dopo i gruppi di qualificazione che assegneranno 20 posti per l’Europeo, per i 4 rimanenti si andrà alle classifiche della Nations: i migliori di ogni serie non ancora qualificati faranno gli spareggi”.

"Var? Valuteremo. La Nations creerà più spettacolo"

L’Italia sarà nel primo gruppo, nella Serie A della Nations League: “La Nations creerà più spettacolo: sarà un po’ come le competizioni per club, un grande torneo a gruppi, con finali a eliminazione diretta, per nazionali. L’Uefa gestisce alla grande gli uni e gli altri, negli spazi riservati dal calendario internazionale. Non c’è nessuna concorrenza tra i due mondi, come dimostra il grande successo, oltre le aspettative, sia della campagna di vendita dei diritti tv delle coppe per il triennio 2018-21, sia delle qualificazioni per il quadriennio 2018-22". Anche per le nazionali sarà tutto centralizzato: “Già dal 2014 i diritti delle qualificazioni europee e mondiali sono centralizzati. Dal 2018 sarà l’Uefa a gestire il pacchetto unico dei diritti tv di tutte le partite delle nazionali europee: Nations, qualificazioni europee e mondiali, e amichevoli. Oltre duemila partite del valore di due miliardi in quattro anni". Arrivare ultimi comporterebbe la retrocessione… “Per una grande, la B significherebbe pur sempre giocare sempre contro squadre dei primi 50 del ranking mondiale". Una battuta finale sulla Var, ipotesi per la Nations League: “L’Uefa segue con interesse l’esperimento Fifa: aspetta di conoscere le prossime decisioni, di vedere se sarà perfezionato il protocollo, se saranno risolti i dubbi, se il Board l’autorizzerà al Mondiale. La Var è una cosa complessa, non s’improvvisa, per ragioni arbitrali, tecnologiche e logistiche: importante che migliori il calcio e che non lo trasformi in qualcosa d’altro o lo metta a rischio. Il calcio ha un flusso, una continuità, che è spettacolo e non appartiene ad altri sport. Va tutelata. Ma se la Var funziona, l’Uefa la valuterà".  E il trofeo finale si alzerà nel 2019: “Sarà un bellissimo trofeo prodotto da un’azienda italiana, quasi una realizzazione plastica del logo. Sarà svelato al sorteggio”, ha concluso Marchetti.