Decine di teppisti hanno invaso lo spogliatoio e il campo d'allenamento compiendo atti vandalici: i calciatori e il loro allenatore sono stati aggrediti per aver fallito l'accesso alla prossima Champions League
Domenica in Serie A lo scontro diretto tra Lazio e Inter decreterà l'ultima squadra italiana che si qualicherà per la prossima Champions League. All'estero invece molti di questi verdetti sono stati già emessi, come ad esempio nel campionato portoghese, dove il mancato approdo in Europa dalla porta principale ha avuto conseguenze più che negative. Nel corso dell'ultima giornata infatti lo Sporting Lisbona è uscito clamorosamente sconfitto in casa del Maritimo, scivolando a -3 dal Benfica, secondo e vincitore dell'ultima sfida di campionato contro la Moreirense. Sono state le Aquile quindi a conquistare l'ultimo posto per la Champions, arrecando agli avversari un grosso danno economico e di prestigio. Il 3° posto in classifica è però costato agli uomini di Jorge Jesus ben altro che una semplice amarezza per aver fallito l'obiettivo. Martedì infatti, nel corso dell'allenamento pomeridiano, decine di ultrà biancoverdi, tutti col volto coperto, hanno aggredito fisicamente l'allenatore e alcuni giocatori, danneggiando anche alcune aree della struttura di proprietà del club biancoverde.
Secondo fonte locali, ad Alcochete (sulla riva meridionale del fiume Tago di Lisbona), un gruppo organizzato di sostenitori dello Sporting ha minacciato i giornalisti presenti di spegnere le telecamere e non registrare l'invasione, passando quindi all'azione, distruggendo una parte dello spogliatoio e ferendo alcuni componenti dello staff di Jorge Jesus - oltre allo stesso mister - e alcuni giocatori, tra cui Marcos Acuña, Rodrigo Battaglia e Bas Dost. L'ex Wolfsburg ha riportato due evidenti ferite alla testa. Nelle ultime ore era anche circolata la voce sul possibile esonero di Jesus, smentita poi dalla presenza di quest'ultimo alla seduta in vista della finale di Coppa di Portogallo contro il Desportivo Aves, in programma domenica prossima. "Lo Sporting Club ripudia con forza gli eventi registrati oggi all'Accademia Sporting - si legge sul profilo Facebook della società lusitana -. Non possiamo in alcun modo accettare atti di vandalismo e aggressione ad atleti, allenatori e staff del calcio professionale. Lo Sporting non è questo, lo Sporting non può essere questo. Faremo tutto il possibile per stabilire le responsabilità di ciò che è accaduto e non mancheremo di esigere la punizione di chi ha agito in questo modo assolutamente deplorevole".