Ancora un ostacolo sulla strada di Bolt verso il sogno di diventare calciatore professionista. Il suo agente rivela che i Mariners gli avrebbero offerto un contratto, ma adesso è l'allenatore a frenare: "A quale dei miei attaccanti potrebbe togliere il posto?"
La saga si arricchisce di un altro capitolo: Usain Bolt calciatore, ormai una telenovela. Da quando l’ex sprinter giamaicano si è messo alla ricerca di un club professionistico con la seria intenzione di intraprendere una nuova carriera nel calcio, ci siamo abituati ai continui aggiornamenti riguardo le sue vicende. L’amichevole con gli australiani del Central Coast Mariners, la prima doppietta seguita da un test antidoping a sorpresa (che ha indispettito parecchio il giamaicano), poi l’offerta proveniente da Malta, con la proposta di contratto del Valletta FC rifiutata da Bolt che ha preferito attendere una risposta dai Mariners. Adesso, stando alle parole del su agente, Ricky Simms, pare che anche il club australiano si sia fatto avanti ma… Sì, c’è un ‘ma’ che rischia di negare il lieto fine a tutta la vicenda, e non si tratta nemmeno di un ostacolo da poco dato che parliamo dell’allenatore della squadra, che sarebbe – diciamo così – poco entusiasta dell’approdo di Bolt tra i suoi.
I Mariners, che hanno appena esordito in A-League con un pareggio in casa del Brisbane Roar, avrebbero dunque offerto il tanto desiderato contratto a Bolt (“Posso confermare che Usain ha ricevuto un’offerta di contratto da parte dei Central Coast Mariners”, le parole esatte di Simms ai microfoni di Espn), ma quando poi è stato chiesto un parere all’allenatore, Mike Mulvey, le sue parole sono sembrate inequivocabili: “Guardate il nostro attacco oggi e chiedetevi se Bolt può togliere il posto a qualcuno in uno dei ruoli”. Una sentenza che solo un inguaribile ottimista come Bolt può vivere come una sfida piuttosto che come una bocciatura.