Eliminati nella prima fase della Copa Sudamericana, torneo equivalente all'Europa League, gli argentini le hanno provate davvero tutte per battere gli ecuadoregni dell'Independiente del Valle e l'altura dell'Estadio Olímpico Atahualpa (2.800 metri sopra il livello del mare). Il ricorso al Viagra non è una novità negli incontri in Sudamerica, peccato che i biancorossi abbiano perso ai rigori
Non sarà la prima né l’ultima volta che l’altitudine condiziona gli incontri di calcio in Sudamerica, uno scoglio per le formazioni in trasferta da affrontare con tutti i mezzi possibili. Ne sa qualcosa l’Unión de Santa Fe, formazione argentina che affrontava il ritorno del primo turno di Copa Sudamericana (torneo equivalente all’Europa League) a Quito. Forti del 2-0 maturato in casa a marzo, infatti, la squadra allenata da Leonardo Madelón era chiamata a difendere il vantaggio sul campo dell’Independiente del Valle già finalista in Copa Libertadores nel 2016. Un impegno complicato, vuoi per il valore dell’avversaria ma soprattutto per l’altitudine dell’Estadio Olímpico Atahualpa situato a 2.800 metri sopra il livello del mare. I più informati ricordano le difficoltà a giocare in condizioni di area rarefatta, ostacolo che in Sudamerica era già costato caro a club nonché a Nazionali blasonate scivolate in altura. Ecco quindi che il club argentino ha pensato a qualsiasi stratagemma per aggirare il problema, vedi il ricorso ad un farmaco prescritto per la disfunzione erettile.
Union de Santa Fe e il Viagra, aiutino speciale ad alta quota
Come riporta il Sun, lo staff dei Los Tatengues ha prescritto proprio il Viagra per combattere l’altitudine di Quito come spiegato dal medico del club: "Sono due i motivi per cui i giocatori non respirano in alta quota. Da un lato c’è meno ossigeno e per questo utilizziamo tubi prima della partita, all’intervallo e alla fine del match. Dall’altro lato la pressione crescente dell’atmosfera crea una vasocostrizione, le arterie diventano più piccole attorno ai polmoni e questo riduce lo scambio di ossigeno e anidride carbonica. Qui entra in gioco il Viagra perché allarga i vasi sanguigni attorno ai polmoni". Una spiegazione inappuntabile che tuttavia non ha premiato l’Unión sul campo: punita dal vantaggio di Cabeza e dall’autorete di Gomez Andrade, la squadra argentina è crollata 4-2 ai rigori dopo gli errori di Cuadra e Bottinelli. Eliminazione che non ha screditato la tesi medica del club, pratica tutt’altro che vietata né obbligatoria nei confronti di ogni giocatore. Non si trattava della prima volta del Viagra inserito tra le prescrizioni mediche per affrontare l’altitudine nel calcio: nell’aprile del 2009 la Bolivia passeggiò 6-1 contro l’Argentina di Messi e del Ct Maradona, autentico crollo verticale a La Paz (oltre 3.000 metri d’altitudine) nelle qualificazioni Mondiali. E, come detto, la disfatta dell’Unión de Santa Fe non sarà la prima né l’ultima ad alta quota in Sudamerica.