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Coronavirus, cosa dice sullo sport il nuovo decreto del governo

L'EMERGENZA

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ufficializzato, con una conferenza stampa notturna, le misure del nuovo decreto che comprendono restrizioni drastiche per le zone rosse. Le disposizioni relative agli eventi sportivi non cambiano rispetto all'ultimo provvedimento: la Serie A per ora non si ferma, quindi avanti con le porte chiuse, nonostante l'appello di Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori

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Divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola. Chiuse palestre, piscine, musei, cinema, teatri, stazioni sciistiche. Centri commerciali aperti solo dal lunedì al venerdì. Misure molto più restrittive quelle che dovranno rispettare, almeno fino al 3 aprile, i cittadini delle nuove zone rosse, ma almeno per ora il campionato di Serie A non si ferma. Nel nuovo decreto del Governo le dispozioni relative agli eventi sportivi non cambiano rispetto al precedente provvedimento, quindi avanti con le porte chiuse, nonostante l'appello del presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi che in un tweet scrive "stop campionato, serve altro?". 
 

Si chiude così un sabato che era stato aperto dalle dichiarazioni alla Rai del presidente della Federcalcio Gravina, che a proposito dell'ipotesi di un calciatore positivo al coronavirus aveva dovuto ammettere: "Non possiamo escludere la sospensione del campionato". Il nuovo provvedimento "riduce la mobilità" all'interno delle zone considerate e ovviamente in entrata e in uscita. "Vincolo di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, anche all'interno degli stessi territori - ha spiegato Conte nella conferenza stampa notturna -. Ci si muoverà solo per comprovate ragioni lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. Fermo restando che è consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza per chi ne avesse necessità". Lo stesso Presidente del Consiglio ha confermato poi: "Sono sospesi eventi, competizioni sportive di ogni ordine e disciplina svolti in luoghi pubblici e privati. Resta consentito anche per la restante parte del territorio nazionale lo svolgimento di predetti eventi e competizioni all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza presenza di pubblico".