Paolo Rossi, la camera ardente al Menti di Vicenza. FOTO

Decine di cartelli e striscioni con la scritta "ROSSI GOL" sono stati esposti alle finestre e sui terrazzi di Vicenza. L'iniziativa è stata lanciata attraverso i social da alcuni tifosi biancorossi ed è legata al ricordo di un vecchio striscione che comparve allo stadio Menti già nella stagione 1976-1977, quando Paolo Rossi diventò capocannoniere in B e trascinò la squadra alla promozione nella massima serie. I cartelli sono esposti nelle vetrine dei negozi, sui davanzali delle case, ma anche appesi ad alcuni alberi

"Arrivò a Vicenza quasi come uno sconosciuto - ha commentato Antonio, un anziano tifoso - al punto che i quotidiani sportivi nazionali lo avevano inserito tra le riserve. Ma ci mise poco a conquistare il posto in squadra e a diventare un protagonista"

"Sembrava uno studente liceale tanto era giovane - ha ricordato il signor Giovanni, che lo vedeva far colazione negli anni '70 nel bar sotto casa - e anche allora era sempre sorridente e felice"

Una marea d'affetto travolgente per Paolo Rossi a Vicenza: aperta dalle 15, la camera ardente avrebbe dovuto chiudere alle 20. Si è tuttavia deciso di tenere aperto fino a quando tutti saranno riusciti a destinare l’ultimo saluto a Pablito

La camera ardente ha registrato l’arrivo dei ragazzi delle giovanili del Vicenza, che hanno destinato un lungo applauso a Rossi

C’è stato anche il saluto della prima squadra del Vicenza, omaggio a precedere la partenza per la trasferta di Pescara in campionato

Il feretro è stato sistemato sul prato del Menti all'uscita degli spogliatoi, sotto la tribuna centrale. Subito è stato sommerso di fiori e di maglie biancorosse con il numero 9

Presenti i familiari, loro come i commossi Cesare Prandelli e Marco Tardelli. Camera ardente che ha visto accorrere anche parecchi bambini dopo i racconti di genitori e nonni

"Per me è un amico, un amico sincero - ha detto Prandelli -, non riesco a trovare le parole, non l'ho ancora accettato"

Commentando la fila di persone all’esterno dello stadio, Prandelli ha aggiunto: "È la testimonianza di come ha vissuto Paolo la propria professione, e la gente viene a salutare Paolo, non il calciatore. È riuscito come pochi al mondo a riprendersi da momenti sempre difficili ricordando i valori dell'amicizia. Non è mai stato un personaggio, lo è diventato perché nel calcio ha fatto quello che ha fatto. Come persona è sempre stato di grande umanità e sensibilità"

Sul maxischermo dello stadio figura Paolo Rossi con la maglia del Vicenza e il testo significativo: "Per sempre biancorosso… Ciao Paolo"

Dal pomeriggio, a bordo campo, i led illuminati presentano la scritta "Ciao Paolo" nel giorno in cui Vicenza abbraccia Paolo Rossi

Secondo una stima complessiva, sono state tra 3.500 e 4.000 le persone che dal pomeriggio hanno omaggiato del loro saluto l'ex campione del mondo 1982

Davvero emozionante, alla chiusura della camera ardente, il tributo dei tifosi del Vicenza che hanno organizzato una fiaccolata all’esterno dello stadio Menti

Una fiaccolata silenziosa quella che ha accompagnato il passaggio dell’auto con il feretro di Paolo Rossi, l’ultimo suo tragitto verso il Duomo di Vicenza dove si terranno i funerali

Lungo Viale dello Stadio, che probabilmente verrà rinominato in onore di Pablito, i tifosi del Vicenza hanno acceso 64 fiaccole (una per ogni anno di età di Paolo) per dargli l’ultimo saluto

Un momento molto intimo e silenzioso, interrotto solo dal lungo applauso mentre la vettura con la salma di Paolo Rossi si allontanava dal Menti