Fonseca è tornato in Portogallo: "Quello che ho visto è terribile"

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L'ex allenatore della Roma, con accanto la moglie ucraina, ha raccontato in una conferenza stampa all'aeroporto di Lisbona il suo viaggio di 30 ore per scappare dall'Ucraina: "In questi giorni mi sono dimenticato del calcio. Avevamo costantemente la sensazione di pericolo. Ho un grande legame con l'Ucraina, tanti amici si sono arruolati. Sarà difficile, ma credo abbiano già vinto questa guerra"

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Finisce l'incubo anche per Paulo Fonseca. Dopo esser riuscito a lasciare Kiev con la famiglia, la scorsa notte ha fatto ritorno a Lisbona grazie all'ambasciata portoghese in Ucraina e al presidente della federcalcio portoghese Fernando Gomes. "È un misto di emozioni – racconta -, da un lato sono riuscito a portare la mia famiglia, ma dall'altro abbiamo lasciato praticamente tutto lì. È difficile provare felicità in questo momento. Ho un grande legame con l'Ucraina, vivevo lì". 

"Abbiamo capito subito che era la guerra"

Fonseca ha rivissuto la prima notte di bombardamenti: "Erano le 4 del mattino e abbiamo sentito le bombe cadere a Kiev - ha raccontato ai giornalisti -. E' stato il momento più difficile. Siamo stati presi dal panico, abbiamo preso le nostre borse e siamo usciti in strada. Volevamo lasciare Kiev in quel momento, ma c'era troppo traffico in strada. Da lì, siamo andati all'hotel del presidente dello Shakhtar Donetsk. Non avevamo alcun dubbio che la guerra fosse iniziata". 

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Un viaggio lungo 30 ore

L'ex tecnico della Roma poi continua parlando del viaggio di ritorno attraverso Moldavia e Romania, durato 30 ore: "Difficile, ma non tanto per quello che vedevamo. Ma per quella sensazione costante di pericolo. Abbiamo visto colonne militari, c’erano aerei che passavano e sirene che suonavano. Ci siamo fermati solo una o due volte. C'erano code ovunque, non c'erano né cibo né benzina nelle aree di servizio". 

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"Senza parole per quello che ho visto"

Un pensiero sulla popolazione ucraina rimasta per difendere il proprio paese. "Non ho parole per descrivere quello che ho visto – racconta -. Stanno soffrendo molto e combattendo duramente per difendere la patria. Il presidente [Volodymyr Zelensky, ndr] è il primo. Abbiamo molti amici che si sono arruolati: sono al fronte, ma per ora stanno bene. Siamo molto preoccupati per loro. Poi ci sono anche numerosi personaggi pubblici che si sono arruolati per combattere. Ho visto una marea di persone che volevano entrare in Ucraina per aiutare l'esercito. Sarà una guerra difficile, ma credo che l’abbiano già vinta questa guerra".

"Mi sono dimenticato del calcio"

Infine, una sincera quanto toccante ammissione: "In questo momento mi sono persino dimenticato del calcio". Paulo Fonseca è disoccupato dalla scorsa estate, quando si è consumato il divorzio dalla Roma dopo due stagioni in Italia. "Avrò voglia di tornare, credo non in questa stagione, ma all'inizio della prossima. Ma, onestamente, se c'è una cosa a cui non ho pensato in questi giorni è proprio il calcio".

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Chi è Katerina Ostroushko, la moglie di Fonseca

Fonseca è sposato dal 2018 con Katerina Ostroushko, nota presentatrice televisiva e conduttrice ucraina, che in passato è stata anche a capo dell’ufficio stampa di Rinat Akhmetov, proprietario dello Shakhtar Donetsk. Nel 2019 la coppia haavuto un figlio