In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Uefa, via il vecchio Fair play finanziario: in arrivo il Salary cap per il New York Times

NY TIMES
©IPA/Fotogramma

Secondo il New York Times si va verso l'accantonamento del Fair play finanziario che abbiamo conosciuto negli ultimi anni: sarà sostituito dalle Financial Sustainability Regulations. L'Uefa lavora a nuovi parametri per valutare la sostenibilità economica dei club. Il Comitato esecutivo si esprimerà il 7 aprile. Tra le sanzioni, possibile la "retrocessione" da una coppa europea  a una di livello inferiore

FPF: QUANDO IL MILAN HA INCONTRATO L'UEFA A NYON

Condividi:

Il Fair Play Finanziario è pronto a cambiare le sue regole a partire dall'1 luglio 2022. Il New York Times ha svelato alcune delle principali novità. Ci sarà l'introduzione di un salary cap "ammorbidito": non un vero e proprio tetto di spesa per gli ingaggi in stile americano ma a cambiare saranno i parametri per valutare la solidità economica di un club: dal limite massimo di 30 milioni di sforamento per ogni club, a prescindere dai ricavi, si passerà a un calcolo ad hoc per ogni club. Il costo del personale, che include gli ingaggi, i cartellini e le commissioni agli agenti non potrà superare il 70% del totale dei ricavi. Un tetto che non andrà tassativamente superato dall'1 luglio 2025 in avanti. Ai club sarà infatti concesso un triennio per adattarsi alle nuove regole, in cui il costo del personale potrà arrivare fino al 90% dei ricavi. 

Sanzioni più severe: c'è anche la "retrocessione" nelle coppe

No al tetto salariale, parametro che era stato a lungo sostenuto dal presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin per affrontare il crescente divario di ricchezza tra i club del calcio europeo. Cambierà, spiega il New York Times, anche il nome: la definizione di Financial Fair Play sarà sostituita da Financial Sustainability Regulations. Ovvero, regolamenti di sostenibilità finanziaria. Novità sono previste anche per le sanzioni: per la prima volta, al posto delle sole multe, sarà introdotta la retrocessione in una competizione Uefa inferiore per chi non rispetterà le regole. Chi partecipa alla Champions potrebbe così ritrovarsi in Europa League e chi gioca l'Europa League potrebbe scendere in Conference League. Fari puntati anche sull'origine dei ricavi: saranno valutate con grande attenzione le sponsorizzazioni gonfiate o fittizie provenienti da società collegate alla proprietà del club. In tal senso il Times definisce come "emblematici" i casi di Paris Saint-Germain e Manchester City.

leggi anche

Il Tas conferma l'esclusione dei russi dalle coppe Uefa

Il 7 aprile il voto del Comitato esecutivo Uefa

Per il semaforo verde alle nuove regole, occorrerà attendere il 7 aprile: è allora che il Comitato esecutivo Uefa sarà chiamato a votare le modifiche, che potrebbero diventare effettive per la stagione 2022/23. Interventi necessari per un calcio che ha accelerato i discorsi sulla modifica dei regolamenti dopo la pandemia, quando gli stadi chiusi hanno causato difficoltà finanziarie tanto ai grandi club quanto alle piccole società. La Uefa ha riferito a febbraio che circa 7 miliardi di euro sono stati complessivamente cancellati dai bilanci dei club a causa del Covid.

leggi anche

Uefa, aperta indagine contro Al-Khelaifi e Leonardo