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Conte: "Allenare Napoli o Roma? Un giorno mi piacerebbe ma non prendo squadre in corsa"

Calcio

Antonio Conte torna a parlare del suo futuro: "Allenare Napoli o Roma? Sono piazze che un domani vorrei vivere, per la passione che sanno trasmettere", ha rivelato ospite a "Belve". Poi un retroscena sull'Arabia: "Contattato anche io da un club, ma ho detto no. L'addio di cui mi pento è quello alla Juventus"

CONTE: "ALLENEREI SQUADRA CHE HA GIA' VINTO". VIDEO

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Dopo essere stato protagonista negli scorsi giorni del “corteggiamento” da parte del presidente del Napoli De Laurentiis, chiuso con le dichiarazioni rilasciate a Gianluca Di Marzio nel corso della serata di festa per i 100 anni della famiglia Agnelli alla guida della Juventus e poi con un post su Instagram (“Per adesso voglio stare fermo e godermi la famiglia”), Antonio Conte torna a parlare del suo futuro, nell'anticipazione di un’intervista a “Belve” di Francesca Fagnani (in onda martedì sera su Rai 2). “Se mi piacerebbe allenare Napoli o Roma? Sono due piazze che vorrei vivere per la passione che esprimono - ha risposto Conte -. Spero che un domani ci sia la possibilità di fare questa esperienza. Prendere una squadra in corsa? Non lo faccio perché sono situazioni create prima”.

"L'Arabia? Mi ha cercato, ho detto no"

Conte ha poi svelato di essere stato contattato anche da un club del campionato arabo: “Non voglio entrare nella vicenda di Mancini e fare qualcosa che a me ha dato fastidio in altre circostanze, ma posso dire che stando ai giornali l’Arabia avrebbe fatto un’offerta a lui come ad altri, e mi ci metto anche io. Parliamo di club, non di nazionale”. E poi confessa: “Io ho rifiutato”. “Mancini ha fatto qualcosa di storico agli Europei, poi c'è stata la non partecipazione ai Mondiali”, prosegue Conte. “Sono situazioni che lasciano ferite, per me sarebbe stata durissima. Ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via”.

"Pentito dell'addio alla Juve"

E a proposito di addii, Conte parla anche del suo, celebre, alla Juventus: “L’addio di cui mi sono un po' pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Sai quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi... Decisi poi di andare via”. Infine, un retroscena sul suo rapporto con Mourinho, al quale una volta disse in tono minaccioso: "Vediamoci nel mio ufficio". Puntualizzando poi: "Io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai".

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